Nel corso del 52° congresso nazionale Aidp tenutosi a Firenze il 12 e 13 maggio, Massimo Sabatini, direttore generale di Fondirigenti, ha evidenziato che nonostante gli investimenti in formazione manageriale da parte delle aziende siano aumentati notevolmente, con una crescita del 20% dal 2019 al 2022, la cultura della formazione dei dirigenti nel tessuto produttivo italiano deve ancora consolidarsi.
Sabatini ha sottolineato che resta ancora una “questione dimensionale” legata alla crescita manageriale. Più del 70% delle risorse destinate alla formazione è stato utilizzato dalle grandi imprese, mentre solo un terzo è stato sfruttato dalle medie e piccole aziende, che ancora faticano ad adottarla pienamente. Per affrontare questa sfida, Fondirigenti ha avviato azioni specifiche per adattare l’offerta formativa alle esigenze reali delle imprese, basandosi su analisi preliminari, raccolta di informazioni, dati, buone pratiche e know-how.
L’obiettivo è diffondere la cultura della formazione soprattutto nelle imprese meno strutturate e promuovere una riflessione sul ruolo strategico che essa riveste per il Paese. Fondirigenti ritiene fondamentale agire in sinergia con i principali attori dell’innovazione aziendale, in particolare i responsabili delle risorse umane, che devono rendere la formazione un asset strategico per l’impresa e interagire costantemente con i vertici aziendali riguardo ai benefici degli investimenti nel capitale umano. Allo stesso tempo, devono collaborare con i manager di linea per assumersi maggiori responsabilità nello sviluppo delle competenze dei propri collaboratori.
Fondirigenti intende intensificare i propri sforzi per qualificare la formazione come un fattore abilitante delle principali politiche di sostegno alla competitività. L’obiettivo è garantire che la formazione sia un elemento sempre più efficace e che contribuisca concretamente al successo delle imprese italiane.