Normalmente, i sismometri vengono utilizzati per raccogliere informazioni sui terremoti. Ma sempre più spesso i ricercatori stanno pensando di utilizzarli per altri scopi. Per quanto riguarda le inondazioni, questo potrebbe essere un cambiamento epocale. Le inondazioni sono un problema antico quanto la società umana. Ovunque ci siano fiumi e valli ma questo, spesso non ha significato una pronta risposta. Anzi, il contrario: costruiamo sempre di più in aree a rischio di inondazioni e la nostra cattiva gestione delle risorse idriche è spesso legata a questo tipo di problemi. A peggiorare ulteriormente le cose, i cambiamenti climatici rendono più probabili le condizioni meteorologiche estreme, e le condizioni meteorologiche estreme a monte sono spesso collegate a inondazioni a valle. I recenti fatti di Ischia insegnano, se ancora ne avessimo bisogno.
Nel 2021 però, quando le comunità della Valle dell’Ahr in Germania, sono state devastate da un’inondazione che ha ucciso quasi 200 persone. Lo straripamento d’acqua è stato così forti da distruggere anche tre stazioni utilizzate per misurare il livello dell’acqua lungo il fiume Ahr, rendendole inutilizzabili. Ma una stazione sismica vicina, che capta le vibrazioni dei terremoti, ha comunque rilevato l’alluvione. Le stazioni sismiche rilevano fondamentalmente le vibrazioni e i movimenti del terreno. Non deve necessariamente trattarsi di un terremoto. Possono anche rilevare cose come frane o doline.
Prer tutti questi motivi, Michael Dietze, ricercatore presso l’Università di Göttingen, ha avuto un’idea: e se potessero rilevare anche le vibrazioni delle inondazioni? Quando un’alluvione arriva a valle non ha bisogno di un sismometro vicino per captare le vibrazioni. Può captare grandi terremoti a centinaia o migliaia di chilometri di distanza e, nel caso della Valle dell’Ahr, il sismometro si trovava a 1,5 km di distanza. Osservando i dati del sismometro, Dietze e colleghi sono stati in grado di misurare l'”impronta sismica” dell’alluvione e di ricavarne informazioni sulla sua magnitudo, velocità e traiettoria in tempo reale – informazioni che sarebbero state molto preziose durante le alluvioni del 2021.
“Se il flusso di dati di quella stazione fosse stato disponibile e analizzato come dimostra la nostra ricerca, si sarebbero potute ottenere informazioni essenziali in tempo reale sulla magnitudo e la velocità dell’alluvione”,
afferma Dietze. Poiché queste informazioni possono essere ricavate quasi in tempo reale, questo tipo di sistema potrebbe essere utilizzato per migliorare la valutazione e la gestione del rischio di alluvioni non solo in Europa, ma in qualsiasi regione soggetta a inondazioni e dotata di sismometri – e data l’ampia rete di stazioni sismiche in tutto il mondo, molte regioni potrebbero beneficiarne.