Gli studiosi ritengono che la scoperta di un nuovo sottogruppo sanguigno sia utile per medici e infermieri nel caso di difficoltà di diagnosi sul paziente. Quarant’anni fa la morte di due neonati aveva spinto gli scienziati a fare ricerche su un raro sottogruppo sanguigno. Un sottogruppo di nome Er che ora apre la strada a nuove opzioni di prevenzione riguarda a simili tragedie. L’attenzione dello studio si è posta su sistemi di gruppo sanguigno ABO e i fattori Rh. Questi sono fondamenti per le trasfusioni di sangue.
Gli antigeni di superficie cellulare e loro varianti sono tanti e complessi. Er fu scoperto nel 1982, poi nel 1988 viene scoperta la versione Erb. Il codice Er3 è stato usato per descrivere l’assenza di Era ed Erb. Quando il nostro corpo si accorge della presenza di un antigene che non è nostro, allora il sistema immunitario si attiva. Anticorpi vengono inviati per segnalare la distruzione delle cellule con antigene straniero.
Alcuni ricercatori inglesi hanno analizzato il sangue di 13 pazienti con antigeni sospetti. Ecco le varianti trovate negli antigeni Er: Era, Erb, Er3, Er4 ed Er5. Attraverso i codici genetici dei pazienti si è potuto individuare il gene codificatore delle proteine relative alla superficie cellulare. Si chiama PIEZO1 e con questo studio si è potuto sottolineare la potenziale antigenicità di proteine poco conosciute e la loro importanza per le trasfusioni.
- Scoperto nuovo sottogruppo sanguigno (ansa.it)