La missione DART (Double Asteroid Redirect Test) ha avuto l’effetto desiderato. Dopo lo schianto della sonda con l’asteroide Dimorphos, quest’ultimo ha cambiato la sua orbita attorno a Didymos, l’asteroide più grande attorno a cui orbita. DART si è schiantata contro Dimorphos il 26 settembre 2022, accorciando il periodo di orbita attorno a Didymos di 32 minuti.
Prima dell’impatto, Dimorphos ruotava attorno a Didymos in un tempo di 11 ore e 55 minuti. L’11 ottobre i funzionari della NASA hanno comunicato che l’asteroide ora impiega 11 ore e 23 minuti per compiere l’orbita completa attorno a Didymos, mostrando che ora Dimorphos si trova più vicino.
La missione ha quindi avuto un notevole successo, visto che sarebbe stata considerato soddisfacente anche avere una modifica nell’orbita di soli 73 secondi. Il risultato si colloca nella fascia delle più alte aspettative da parte dei ricercatori. Le simulazioni a computer avevano stimato una variazione nell’orbita compresa tra pochi minuti e qualche decina di minuti.
Per studiare l’orbita di Dimorphos sono stati usati diversi telescopi e radiotelescopi, ottenendo misurazioni precise dell’asteroide e della nuvola di detriti prodotta in seguito all’impatto.
Gli asteroide non sono tutti uguali. Non dovremmo sentirci troppo sicuri nel dire che il test su un asteroide sia sufficiente per capire esattamente come si comporterà ogni altro asteroide in una situazione simile.
Quello che possiamo fare è usare questo test come punto di partenza per i nostri calcoli e per le nostre simulazioni che ci dicono come dovrebbero svilupparsi diversi tipi di impatto con oggetti dalle diverse caratteristiche. Più conosciamo i dettagli di questa collisione, meglio possiamo prevedere come potrebbero andare le altre.
Tom Statler, Nasa
Secondo Nancy Chabot della Johns Hopkins University nel Maryland, questo metodo può funzionare per difendere la Terra ma a patto di agire con anni di anticipo.