È successo di nuovo: Twitter si è mossa contro la famiglia presidenziale statunitense, questa volta sospendendo l’account di Donald Trump Jr.
La reazione del social è stata causata da un video virale postato dal figlio del più noto Donald Trump lunedì 27 luglio. Nella clip, in aperto contrasto con il consenso scientifico, alcuni medici riportavano come il farmaco malarico noto come idrossiclorochina possa considerarsi una valida cura per il virus Covid-19.
Questa controversa posizione, non supportata da significative prove scientifiche, viene contrastata apertamente anche dalla stessa task force statunitense incaricata di gestire l’epidemia di coronavirus, ma ciò nonostante il presidente Trump e il suo entourage continuano a descrivere il medicinale al pari di una cura miracolosa.
Donald Trump Jr si sarebbe quindi macchiato apertamente di quella che Twitter (e molti altri) considerano disinformazione, una pratica contraria alla policy del social che ha giustificato l’azienda a sospendere per 12 ore il profilo dell’imprenditore.
In quel lasso di tempo, Trump Jr. non è stato in grado di twittare, retwittare, mettere like o commenti. Di fatto ha potuto solamente inviare messaggi privati. Il video incriminato è stato completamente eradicato, sia dai profili che lo hanno caricato, sia da quelli che lo hanno ricondiviso. Profilo presidenziale compreso.
[Quanto successo] è l’ennesima dimostrazione del fatto che l’intendo delle Big Tech sia quello di uccidere la libertà di espressione online e questo è il loro ennesimo tentativo di commettere interferenze elettorali atte a sopire le voci Repubblicane,
ha dichiarato Andy Surabian, portavoce di Don Jr.
Il video, pur in maniera meno eclatante, è stato rimosso anche da tutte le piattaforme di Facebook Inc. – quindi non solo da Facebook App, ma anche da Youtube stesso -, sebbene 14 milioni di persone avessero già fatto in tempo a vederlo.
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