La trilogia italiana di Angelo Licata liberamente ispirata a Star Wars giunge alla sua conclusione con un’opera crossmediale, un corto ad alto impatto spettacolare e un romanzo, entrambi gratuiti.

Periodo bello pieno di fan film dedicati alla galassia di Star Wars, e anche nel nostro paese, che proprio con il primo Dark Resurrection Vol.1 realizzato nel lontano 2007, ha dimostrato di non essere secondo a nessuno per qualità e per passione impiegata nel realizzare questo genere di fiction.

Dark Resurrection, aveva lasciato a bocca aperta tutto il mondo e si era persino meritato il plauso della Lucasfilm Ltd. che aveva autorizzato la proiezione no-profit descrivendo il film come “Truly amazing”.

Forti del successo del prequel Dark Resurrection Vol.0 che ha realizzato oltre 4 milioni di visualizzazioni su YouTube e grazie alle donazioni dei fan da tutto il mondo, è stato possibile realizzare un capitolo conclusivo che, dato l’ambizioso arco narrativo, è stato declinato in parte in un romanzo illustrato e in parte in un prodotto video a metà strada fra il cortometraggio e il trailer, il titolo di questo 3° capitolo è Dark Resurrection: Keepers of the Force, I Custodi della Forza in italiano.

 

Fate attenzione ad un cameo particolarmente importante per la nostra redazione, al minuto 1:15.

 

 

Qui la versione in italiano.

 

La volontà di produrre questo piccolo film nasce dal desiderio di portare a termine la trilogia di Dark Resurrection.

dice Angelo Giampietro, presidente di Riviera Film.

Aspiravamo a creare un film intero, ma non era possibile con i fondi ricevuti, circa 27.000 euro.

 

 

Angelo Licata è anche uno scrittore affermato, dopo aver letto il suo romanzo Engel edito da Mondadori nel 2016 gli ho suggerito che quella letteraria poteva essere una strada nobile per raccontare l’ultimo capitolo, forse persino più elevata artisticamente.
Angelo ha scritto il romanzo in circa un anno. Il budget raccolto è stato usato interamente per realizzare un film di 7 minuti (oltre 10 con i titoli di coda), un’opera a metà strada fra il cortometraggio e il trailer, che ha richiesto una mole di  lavoro spaventosa per via della quantità e della qualità degli effetti visivi.

Riviera Film, che detiene i diritti del libro, si impegna a mantenere lo spirito no-profit di Dark Resurrection
distribuendolo gratuitamente e, laddove non possibile perché imposto dalle piattaforme,
devolvendo tutti gli eventuali ricavi in beneficenza.

 

Qui potete scaricare gratuitamente l’e-book.

 

 

Il regista e ideatore di questa saga, Angelo Licata, ci spiega cosa lo ha spinto ad intraprendere questa sua ultima avventura.

Con la realizzazione di questo progetto mi sono trovato davanti a una nuova sfida: raccontare il finale della storia che ho iniziato nel 2007 con un linguaggio nuovo che andasse oltre a quello del semplice film. La scrittura è una mia passione da sempre, quindi
quando mi hanno suggerito di terminare la storia scrivendo un romanzo mi è sembrata una scelta naturale, ma non mi bastava. Dopotutto, Dark Resurrection nasce come trilogia cinematografica e concludere questa avventura esulando dalla narrazione filmica mi sembrava un tradimento dello spirito originale. Ma forse una cosa poteva non escludere l’altra.

Ho pensato all’esperienza del mio precedente libro Engel: quando ho girato i booktrailer è stato come se avessi offerto un assaggio di cosa sarebbe potuta essere quella storia se fosse diventata un film. Per Dark Resurrection ho voluto spingermi oltre, creando qualcosa che non è semplicemente un trailer, ma un vero e proprio supporto visivo al romanzo.

Libro e film sono un’unica entità crossmediale, uno sostiene l’altro e viceversa. Quest’opera ha il compito di presentare il mondo che avevo immaginato, i suoi personaggi, le atmosfere e le emozioni che si respirano nella storia conclusiva.

Ho realizzato personalmente tutti gli effetti visivi, e ammetto che è stata davvero dura, ma finalmente, citando l’essere più saggio della galassia, posso dire di aver finito ciò che ho iniziato tanto tempo fa.

Mi rimangono un filo di malinconia e un’immensa gratitudine verso tutti coloro che mi hanno sostenuto in questa follia.