Se siete giocatori di ruolo o appassionati di fantasy e fantascienza, avrete sicuramente sentito parlare di quella grossa convention che si tiene ogni anno nella splendida cittadina toscana di Lucca. Lucca Comics & Games non è soltanto la più grande Con d’Italia, ma soprattutto un punto di incontro per tutti gli appassionati di giochi e fumetti.

Sono appunto qui per scrivervi di una delle numerose iniziative che prendono corpo all’interno di questo festival, le Ruolimpiadi.

Le Olimpiadi del gioco di Ruolo.

Queste, come dice il nome stesso, sono le Olimpiadi del gioco di Ruolo. Si disputano ormai da quasi vent’anni, e rappresentano, a mio modesto avviso, uno dei vertici del Gioco di Ruolo in Italia.

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Facendo un passo indietro, parlo a coloro la cui prima cifra dell’anno di nascita comincia con un 2, e specifico che per Gioco di Ruolo non intendo quello mutuato dai Videogames di qualsiasi provenienza geografica, ma il gioco di ruolo al tavolo, il “pen & paper”, quello fatto da manuali, schede dadi e matite, giocato da persone reali di solito in una stanza, senza confini se non quelli imposti dal regolamento adottato e quelli dettati dalla propria fantasia.

Questi giochi, sono ancora molto diffusi e stanno vivendo una seconda giovinezza. Lucca C&G non è indifferente a queste tendenze ma anzi, fa del GdR una fetta importante del proprio paniere di offerte a tutto tondo. Basta girare per l’area “Games” della Manifestazione per rendersi conto di quanti stand vi propongano numerosi tipi di ambientazione.

Suddetta diffusione fa sì che ci siano numerosi gruppi, operanti più o meno in tutto il territorio nazionale, che giocano regolarmente a uno o più giochi, divertendosi, e inventando mondi e storie.

Tutto questo preambolo per cercare di spiegarvi al meglio quale sia lo spirito che anima le Ruolimpiadi.

Non un semplice torneo, come ce ne sono tanti.

Non una competizione diretta atta ad eleggere il miglior master, o la miglior avventura o il miglior giocatore, su un campo equo dettato dalla competizione diretta.

 

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Lo scopo primario delle Ruolimpiadi è quello di fare da piattaforma alle varie realtà di gioco;

Fare da portale, reale e non virtuale, per permettere ai vari gruppi di confrontarsi su tutto: metodologie di gioco, approccio, giochi preferiti, tipologie di avventure, gestione dei giocatori ed esperienze passate e presenti invitando tutti su questo tipo di confronto.

Piuttosto che metterlo sul piano della competizione “simil – sportiva” al team di ragazzi che organizzano le Ruolimpiadi importa soprattutto che chi partecipa ne esca arricchito, e invogliato a proseguire quella che, da molti aspetti della realtà odierna, è un’attività bombardata e ostracizzata. Con questo non voglio certo dire che l’aspetto competitivo sia trascurato.

Anzi la competizione tra le squadre è quanto mai accesa e importante, e lo è ancora di più nell’ottica non di essere il più bravo, ma che gli altri rimangano colpiti dal proprio lavoro, cercando di stupire, catturare ma soprattutto divertire coloro che partecipano con contro di noi nelle Ruolimpiadi.

All’inizio questo spirito goliardico può risultare strano, ci si domanda cosa spinga questi ragazzi a incontrarsi ogni anno e stare gran parte del loro tempo seduti ad un tavolo ad immaginare mondi, piuttosto che girare per la fiera, ma basta assistere alla presentazione delle squadre per capirlo.

Quella delle Ruolimpiadi nel tempo è diventata una grande famiglia

Quella delle Ruolimpiadi nel tempo è diventata una grande famiglia, dove arbitri e giocatori vecchi e nuovi hanno la voglia di ritrovarsi proprio come ad un cenone, ma senza le zie acide che rovinino l’atmosfera. Una famiglia allargata e dalle braccia sempre aperte, pronta ad accogliere chiunque voglia confrontarsi e competere sul gioco di ruolo.

È una competizione che permette, inoltre, di conoscere personalità del gioco di ruolo mondiale come: Kill them All di R.A. Salvatore (scrittore delle saghe di Drizzt) al Killer Breakfast di Tracy Hickman (Papà di Dragonlance) sino ai “grandi antichi del gioco di ruolo internazionale come: Bruce Heard (Mystara), Jason Bulmahn (Pathfinder), Sandy Petersen (Call of Cthulhu), Monte Cook (D&D III Edizione), Steve Perrin (Runequest) e molti altri ancora.

E’ possibile incontrare realtà italiane impegnate a proporre il loro gioco e il loro stile in eventi speciali organizzati dallo staff alle quali tutte le squadre partecipano.

I numerosi editori di gioco ruolo presenti a Lucca Comics & Games sostengono attivamente le Ruolimpiadi offrendo le tirature limitate di alcuni dei loro manuali in premio pubblicati in occasione del salone.

Come giocatori si ha accesso a tavole rotonde di discussione per il miglioramento dell’iniziativa stessa, ingresso in fiera per i quattro giorni, il tutto gratuitamente e solo per poter giocare assieme ad amici provenienti da tutta Italia e magari provare a vincere la coppa per la squadra prima classificata, o sottrarre il “dado rapa” alla squadra piazzatasi ultima lo scorso anno.

Tutto quello che viene richiesto è spirito di competizione e la preparazione di avventure originali ed inedite di qualsivoglia ambientazione (autoprodotta o pubblicata), che mettano alla prova la propria squadra con il conduttore di gioco e i giocatori delle altre squadre che parteciperanno alla vostra sessione.

 

 

 

Riprendendo l’inizio di questo articolo quindi vi chiedo: Se siete giocatori di ruolo o appassionati di fantasy e fantascienza, cosa aspettate a venire a conoscere le ruolimpiadi e i suoi partecipanti?

Per maggiori informazioni: