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Laido teme i centipede giganti, io il [b]candirù (Vandellia cirrhosa)[/b].
Si tratta di un piccolo pesce gatto che vive nel Rio delle Amazzoni e nell’Orinoco, in Brasile, lungo al massimo 6 cm e largo 0.5 cm, traslucido e semitrasparente e vive da parassita. Grazie al suo corpo piccolo, invisibile ed esile si insinua nell’opercolo branchiale dei pesci e con i denti sottili stacca pezzi di branchie, nutrendosi degli stessi e del sangue che ne fuoriesce. Le spine branchiali del candirù stesso consentono di aderire e rendono impossibile per l’ospite disfarsi del parassita, perché andando indietro le spine lacererebbero i tessuti dell’ospite.Il pesce individua le branchie grazie al flusso d’acqua che viene espulso dall’opercolo e risale il flusso controcorrente, insinuandosi nella stretta apertura.
Dato questo comportamento istintivo, per lui tutti i flussi e tutte le aperture sono uguali. Ne consegue che se un mammifero urina nel fiume, il pesce individua il flusso e si insinua nell’uretra, risalendo controcorrente. Tutte le aperture vanno in realtà bene, come [b]ano, vagina,[/b] ma il tratto urogenitale ([b]pene e uretra[/b] femminile) è più a rischio. Attacchi all’uomo, oltreché al bestiame, sono ben documentati. In realtà il pesce probabilmente muore in un ambiente non adatto a lui come un’ uretra umana, ma è più facile che muoia prima l’ospite per lo shock: è dolorosissimo (anche perché il pesce, nutrendosi del sangue, si gonfia leggermente, bloccando il condotto) e nell’uretra ovviamente blocca la fuoriuscita dell’urina. Se il malcapitato/a sopravvive, in ogni caso, è necessario ricorrere a chirurgia d’urgenza per rimuovere il candirù, visto che per via delle spine branchiali non può ritornare indietro. A volte l’amputazione è il sistema più veloce, e con maggiori possibilità di sopravvivenza, visto che parliamo di zone lontanissime da ospedali come la foresta Amazzonica.
Resoconto aneddotico vuole che un candirù una volta sia entrato attraverso una ferita della mano di uno scienziato e fosse possibile vederlo muoversi sotto pelle alla ricerca di una vena.
Nonostante l’uomo non sia un ospite fisso per il candirù, ma solo accidentale (è necessario fare il bagno nudi, e gli indios prendono precauzioni; oltretutto il candirù è specializzato nel parassitare i pesci, non i mammiferi), è comunque l’unico vertebrato noto che parassiti la nostra specie.
Una foto di un candirù estratto chirurgicamente dalla vescica di un malcapitato nuotatore:
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[url=http://www.lorologiaiomiope.com/il-candiru-vandellia-cirrhosa-un-racconto-dellorrore-il-pesce-vampiro/]Fonte[/url].