In passato DoorDash ha addebitato agli utenti di iPhone un importo maggiore rispetto agli utenti di Android per consegne identiche, secondo una causa intentata che potrebbe diventare una class action. I documenti presentati in tribunale per il caso, inclusi gli screenshot, mostrano come agli utenti di iPhone venga addebitata una tariffa extra per quella che l’app chiama “ampia copertura”. Cioè una consegna a lunga distanza: in genere i costi di consegna variano a seconda della distanza dell’utente con il ristorante. Secondo la parte attrice, l’app avrebbe fuorviato gli utenti inserendo all’interno di questa tariffa un extra.
I motivi di questa discrepanza non sono noti. A noi viene spontaneo pensare che l’extra venga imposto per assorbire le più alte commissioni che Apple impone alle aziende, mentre i promotori della class action sostengono che dipenda dal fatto che i possessori di un telefono iPhone in genere guadagnano più soldi di chi ha un telefono Android. Insomma, si tratterebbe di una strategia aggressiva per spillare più soldi a chi ha un maggiore potere d’acquisto.
Insomma, si tratterebbe di una strategia aggressiva per spillare più soldi a chi ha un maggiore potere d’acquisto. Sul sito web dell’azienda, viene spiegato che questa tariffa “aiuta DoorDash a garantire che i clienti possano accedere ai servizi dei commercianti più lontani da loro”.
La class action contesta anche l’imposizione della tariffa per la copertura estesa agli abbonati a DashPass, un servizio che offre alcuni benefit, tra cui sconti e costi di consegna ridotti o azzerati. I promotori descrivono questa politica come un gioco delle tre carte, dove vengono scontati soldi da una voce della fattura per farli rispuntare in una tariffa arbitraria e difficile da comprendere. “La copertura estesa viene usata per ripianare le entrate perse a causa delle tariffe scontate”, si legge nei documenti presentati.
Alcuni screenshot nei documenti presentati in tribunale mostrano che la tariffa per la copertura estesa viene aggiunta solo all’account con DashPass e non a quello senza, nonostante gli ordini siano identici e siano stati effettuati per lo stesso indirizzo.
“DoorDash utilizza questa pratica ingannevole per indurre i consumatori a credere che i fattorini ricevano le tariffe ‘collegate alla consegna’, quando in realtà tutte le ‘tariffe di consegna’ vengono trattenuta interamente da DoorDash”, afferma la causa. Altri screenshot mostrano anche che gli ordini effettuati da iPhone hanno tariffe di consegna di base più elevate rispetto agli ordini inviati da dispositivi Android.