Gli esseri umani sono creature sociali: come gli stormi, anch’essi hanno bisogno di interazione e di appartenenza. Ciò che soprattutto stupisce poi è come in alcuni casi l’essere umano si trovi a coordinarsi (sia istintivamente che volontariamente) con gli altri del gruppo, che sia un concerto che usa come filo conduttore la musica, o una squadra di calcio che cerca i giusti incastri per vincere la partita. Talvolta però, per potersi coordinare e agire all’unisono, serve una guida: è il caso dello Shiba Inu di Humanity, videogioco che ci porta proprio a guidare l’umanità attraverso difficoltà e pericoli tradotti sotto forma di piattaforme e enigmi: ve ne parliamo nella nostra recensione.

Una serie di sfide

Partiamo subito col dire che, ad esperienza conclusa, effettivamente il gioco perde un po’ dopo i primi livelli: i comandi non aumentano di tanto, l’esperienza alla fine diventa semplicemente un aumento della complessità degli enigmi e poco più. C’è da dire che l’avanzare del gioco però dipana una storia intrigante, che magari potrebbe non piacere ai più ma che comunque rimane fedele alla propria filosofia.

Se i livelli della storia non vi basteranno, poi, potrete anche accedere all’editor di livelli, che vi permetterà di ampliare l’esperienza e che siamo sicuri, una volta che molti utenti entreranno nel gioco, permetteranno di scovare tante interessanti sfide da affrontare. Tutto questo viene accompagnato da un comparto artistico sublime, che attraverso la vista e l’udito permette di immergersi in questa esperienza straniante, unica e rara nel panorama videoludico moderno.

Tanti i parallelismi che potremmo trovare con altri giochi della storia del videogame: i Lemmings su tutti, considerata la quantità di persone che dovrete traghettare, ma l’ambientazione e il level design riporta alla mente titoli più antichi, con la sua voglia di raccontare un gioco a basso contenuto di dettagli, ma ad alto contenuto di persone a schermo.

Ecco allora che il tutto acquisisce ancora più valore: nulla intorno al giocatore e a ciò che succede può far perdere l’attenzione sul fulcro, ovvero la mappa di gioco, e il resto diventa semplice contorno; il contrario si può dire invece delle piattaforme, che con il loro grigio scuro creano una dissonanza con il bagliore dell’obiettivo da raggiungere.

Importante constatare però che il gioco non è esente da difetti: muovere lo Shiba Inu potrebbe risultare difficile ai più, considerato che si tratta di un piccolo cagnolino in una mappa piena di figure; a tutto questo va aggiunto anche il fatto che la mappa vi renderà la vita un inferno ogni tanto, vuoi per i giochi di prospettiva, vuoi per i pericoli insiti nella stessa.

Un gioco, un significato

Humanity è un gioco che porta con se un importante concetto: gli esseri umani, così come gli stormi, sono “animali sociali”, e talvolta richiedono una guida capace di accompagnarli verso il proprio obiettivo, di farli camminare al fianco di persone in grado di ispirare (come i Goldy nel gioco) e di renderli uniti in una società. Proprio questo concetto, nel gioco, trova significato nelle semplici azioni che vi troverete a fare: se infatti impartire comandi potrebbe sembrare un qualcosa di facile da fare – considerato che li metterete a terra, dove passeranno sopra le masse – in realtà sono sproni che servono a guidarli verso questo cono di luce.

E se non siete così interessanti al significato dietro al prodotto, siamo comunque certi che troverete appagante vedere queste file interminabili di persone che cammineranno, le une al fianco delle altre, percorrendo queste mappe che invece di contrapposto avranno uno stile molto più lineare, squadrato, geometrico. Se invece avete il timore di trovarvi davanti a un gioco senza sproni interessanti, state tranquilli: Humanity saprà proporvi le proprie sfide in modo intelligente – e quando finiranno, potrete affidarvi alla community.

80
Humanity
Recensione di Simone Lelli

Humanity è un gioco dal duplice volto: se siete alla ricerca di un titolo capace di ispirarvi - seppur ermeticamente - allora il gioco potrebbe sapervi raccontare qualcosa di interessante, a partire dal concept iniziale e dallo studio dietro al progetto, fino all'esperienza stessa. Se però non volete trovare queste risposte, e cercate semplicemente un puzzle game, l'offerta di Humanity è completa: molti livelli da giocare per la storia (e per scoprire molti segreti celati), una modalità editor dotata di condivisione dei livelli, e una modalità VR per vivere l'esperienza in prima persona.

ME GUSTA
  • Stilisticamente curato
  • Forte significato
  • Sfide interessanti
FAIL
  • Qualche comando in più non avrebbe guastato
  • Il resto è nelle mani della community che si creerà sul gioco