Martedì, Google ha aperto la prima fase di test aperti al pubblico di Bard, la sua intelligenza artificiale conversazionale nata in risposta a ChatGPT. Per il momento, i test sono aperti esclusivamente agli utenti residenti negli USA e nel Regno Unito.
Bard è stato presentato per la prima volta a febbraio, in risposta al successo di ChatGPT. Ma la beta è iniziata solamente in questi giorni. Per ora chi l’ha provata sostiene che Bard non sia all’altezza di ChatGPT.
Un primo gruppo di tester si è detto deluso dalle capacità di Bard, specie se le si confronta con quelle già manifestate dalla tecnologia GPT-4 di OpenAI.
Bard ha già avuto qualche problema. Un errore commesso inserito nel materiale pubblicitario diffuso da Google per il lancio del chatbot è costato all’azienda oltre 100 miliardi di dollari. Ora i tester sostengono che la versione attuale di Bard non sia all’altezza della concorrenza.
“Sto giocando con Google Bard da un po’ di tempo e non avrei mai pensato di dire una cosa del genere, ma… Bing è attualmente molto più avanti rispetto a Google”, ha twittato il celebre youtuber Marques Brownlee. Ethan Mollick, professore associato alla Wharton School dell’Università della Pennsylvania, dove insegna imprenditorialità e innovazione, ha aggiunto che, anche se è presto, “Bard di Google non sembra essere altrettanto capace come strumento di apprendimento come Bing o GPT-4”.
Tra le varie cose, ChatGPT aveva sorpreso il pubblico per la sua notevole capacità di generare poesie o sonetti convincenti in pochi secondi. Non che sia esattamente fondamentale, sta di fatto che Bard – almeno per ora – in questo specifico campo se la cava piuttosto male. Per usare un eufemismo.
Un altro utente ha raccontato di aver chiesto a Bard di scrivere una sinossi di un film di Star Wars, immaginando che dovesse essere nello stile di David Lynch, regista noto per i suoi film dall’atmosfera straniante, onirica ed inquietante. Morale? L’IA di Google ha prodotto la sinossi di un banalissimo film di Star Wars privo di qualsiasi caratteristica che rimandasse allo stile del creatore di Twin Peaks. Anche in questo genere di compiti ChatGPT si era dimostrato estremamente abile.
Bard ha anche problemi a gestire i quiz di enigmistica incentrati sui giochi di parole (come alcune domande delle parole crociate, per capirci), un’area in cui le IA alimentate da grandi modelli linguistici dovrebbero teoricamente eccellere.