Il dimostratore del rover Rosalind Franklin di ExoMars, sostenuto dall’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), ha eseguito una perforazione senza precedenti sulla Terra. Il foro raggiunto era profondo 1,7 metri, ovvero 25 volte più profondo della migliore trivellazione mai eseguita su Marte. Amalia ha condotto prove di scavo per tre giorni presso il Rover Operations Control Center di Altec a Torino, prima di perforare in profondità un terreno simile alla superficie di Marte, costituito da silice morbida in superficie e substrati di sabbia e terra vulcanica.
Il dimostratore è riuscito ad estrarre con successo un campione di minerale di gesso dal suo obiettivo, che è presente nei depositi sedimentari legati all’acqua. Questo è un risultato importante poiché il sito di atterraggio del rover Rosalind Franklin su Marte sarà Oxia Planum, un’area in cui i sedimenti potrebbero contenere tracce di un antico ambiente marziano ricco di acqua. Questi test su Amalia sono cruciali per la missione ExoMars, che ha subito una sospensione esattamente un anno fa a causa dell’interruzione dei rapporti collaborativi tra l’Esa e la Roscosmos, con il lancio originariamente previsto per l’autunno 2022.
Attualmente, l’Esa sta ripensando la missione insieme ad altri partner internazionali, tra cui la NASA, per definire una nuova data di lancio. Tuttavia, la prima opportunità di lancio per ExoMars non è prevista prima del 2028. Il rover Rosalind Franklin attualmente si trova nella sala ultra-pulita di Thales Alenia Space a Torino, in attesa di ulteriori sviluppi sulla missione.
- In Italia il test da record di ExoMars (globalscience.it)