Nell’acqua che beviamo sono presenti sostanze particolari chiamate “forever chemicals“, dovranno essere eliminate dalle aziende municipali che distribuiscono acqua potabile. In più, le aziende municipali saranno in grado di richiedere il risarcimento dei danni causati dalle grandi industrie inquinatori che hanno contribuito alla contaminazione dell’acqua. Gli Stati Uniti hanno stabilito per la prima volta dei limiti per i PFAS nell’acqua potabile, impostando la soglia massima di concentrazione al livello più basso possibile.
Queste sostanze appartengono a una classe di circa 14.000 composti chimici, ampiamente utilizzati in diversi settori industriali, inclusi quelli alimentari, e sono chiamati “forever chemicals” perché non si degradano naturalmente nell’ambiente. Gli PFAS sono presenti ovunque, compresi i pesticidi e la carta igienica. L’esposizione a queste sostanze chimiche è associata a molteplici problemi di salute, tra cui cancro, disfunzioni del fegato e della tiroide, e compromissione del sistema immunitario.
L’impatto del nuovo regolamento avrà conseguenze sulla salute dei cittadini americani, ma potrebbe anche avere ripercussioni sui consigli di amministrazione delle grandi aziende inquinatori. L’EPA impone alle aziende municipali che gestiscono le risorse idriche di eliminare le sostanze chimiche dannose dall’acqua, e queste aziende potrebbero agire in tribunale contro le compagnie e gli enti che hanno causato l’inquinamento da PFAS nell’acqua potabile. Soggetti come la DuPont, giganti del settore chimico, o le Forze Armate degli Stati Uniti, potrebbero dover spiegare in tribunale le ragioni del loro inquinamento.