Il ministro della Salute Orazio Schillaci ritiene che la fuga da professioni ad alto rischio di burnout, come quella di anestesista e di rianimatore, sia una nuova emergenza. Per questo, la società scientifica Siaarti ha inaugurato il primo centro di simulazione per la formazione dei rianimatori.
Antonino Giarratano, presidente Siaarti, ha fatto il punto sul ruolo degli anestesisti e rianimatori in Italia, che sono circa 15.000 e hanno svolto un ruolo chiave in molte situazioni delicate come la sala operatoria, la terapia intensiva, l’ambulanza, la sala parto, l’accompagnamento al fine vita e la terapia del dolore cronico. Inoltre, durante la pandemia Covid-19, il loro ruolo è stato fondamentale.
Durante l’inaugurazione del nuovo centro di formazione in simulazione, che si trova al Viminale e che ha una superficie di 700 metri quadrati e affaccio sul ministero dell’Interno, Giarratano ha spiegato che gli oltre 11.000 soci Siaarti, distribuiti al Sud (32%), al Nord (43%) e al centro (25%) dell’Italia, avranno accesso a una sala da 80 posti, due sale di simulazione ad alta fedeltà con una regia dedicata e una sala task-trainer con sette postazioni per mostrare come intubare, estubare e monitorare i parametri vitali. In questo nuovo centro, la Siaarti metterà a disposizione oltre 120 corsi l’anno, strutturati in percorsi formativi.