Dopo il clamoroso passo indietro di Germania e Italia, l’UE si trova costretta a dover ridiscutere la proposta Fit 55, nel tentativo di non dover buttare all’aria anni di negoziazioni e un iter legislativo che ha già ricevuto una mezza dozzina di voti a favore. Mancava soltanto il voto – peraltro considerato una semplice formalità – del Consiglio. Peccato che i numeri non ci fossero, e la proposta di vietare tutte le auto endotermiche a partire dal 2035 rischia di venire cestinata.
Secondo Automotive News Europa, l’UE starebbe valutando diverse soluzioni per ammorbidire le posizioni dell’Italia e della Germania. Tra le diverse ipotesi, quella che sembra avere convinto di più la Commissione prevede di escludere le auto alimentate da e-fuel (i carburanti sintetici) dal divieto. Insomma, anche dopo il 2035 sarà possibile vendere e immatricolare veicoli con un motore endotermico, ma a patto che utilizzino carburanti sintetici con un bassissimo impatto sull’ambiente.
Ad ogni modo, che questa concessione sia sufficiente a garantire nuovamente una maggioranza all’iniziativa Fit 55 è tutto da dimostrare. Oltre alle perplessità sull’elettrico e alla richiesta di un approccio di neutralità tecnologie, il governo italiano ha anche sottolineano i rischi che una transizione affrettata potrebbe comportare per il benessere socioeconomico degli europei e per i lavoratori occupati nel settore automotive.
In data odierna, i funzionari dell’UE si incontreranno con i governi degli Stati membri in Repubblica Ceca. Si parlerà soprattutto della nuova normativa Euro 7, su cui gravano altrettanti dubbi e perplessità. Probabilmente nella stessa sede verrà discussa con Germania e Italia la possibilità di esonerare gli e-fuel dalla proposta Fit 55.