Plants Play è un dispositivo indossabile che ti permette di ascoltare la musica generata da piante e alberi. Attraverso due elettrodi posizionati sulle foglie, Plants Play converte le variazioni elettriche delle piante in note musicali, e le invia via bluetooth sul tuo smartphone. Gli ideatori del progetto raccontano come è nata l’idea.

 

Gli alberi sono santuari. Chi sa parlare con loro, chi sa ascoltarli, percepisce la verità. Essi non predicano dottrine e ricette ma predicano, noncuranti del particolare, la legge primordiale della vita.

 

Herman Hesse da sempre ha abituato il lettore a delle riflessioni molto vaste sul senso della materia, del mondo e in questo caso della natura. L’ascolto degli alberi è una pratica che andrebbe spinta a tutte le popolazioni, soprattutto quelle occidentali, perché sono proprio gli alberi a dominare la Terra, sono i numeri che lo dicono e altrettanto il ruolo di questi ultimi che li rendono fondamentali nel nostro ecosistema. Ecco perché la folle idea di Edoardo Taori e Federica Zizzari di dare voce alle piante, attraverso la musica, potrebbe “ri-avvicinare” l’uomo al vero signore silenzioso del mondo: l’albero. 3mila miliardi, precisamente più di 3.200 miliardi sono gli alberi, i veri saggi del nostro pianeta, ma, nonostante ciò, il regno vegetale è da sempre un mondo particolarmente bistrattato. Le percentuali sono impetuose: 97,3% la massa totale della materia vivente, rappresentata appunto dal regno vegetale. 2,7% è la percentuale del regno animale nella sua globalità e in questa percentuale i due terzi sono costituiti da insetti e il rimanente terzo da tutti gli altri animali. Solamente lo 0,01% dell’intera biomassa è rappresentato dalla specie homo sapiens sapiens, con i suoi attuali e sempre crescenti 7,9 miliardi di persone che da sola è in grado di mettere in crisi il 99,99% dei viventi sul nostro pianeta.

 

Spesso siamo inconsapevoli delle relazioni che abbiamo con le piante – dichiara il CEO di Plants Play Edoardo Taori – perché il più delle volte le vediamo come parte statica di un paesaggio, senza capire che sono degli esseri viventi vigili e coscienti. Per questo abbiamo voluto riportare attenzione sulle piante con Plants Play, che oltre a essere uno strumento in grado di generare musica, è soprattutto un mezzo di consapevolezza per plasmare relazioni empatiche”.

 

Edoardo Taori e Federica Zizzari, dopo essersi conosciuti sul precursore degli attuali social network MySpace, hanno deciso di trasformare in realtà la loro unione virtuale. Edoardo laureato in musicologia con un passato nel campo dell’elettronica, Federica laureata all’Accademia di Belle Arti a Bologna, restauratrice e Costellatrice Familiare Sistemica, decidono di vivere insieme a Roma, ma subito capiscono che i ritmi della capitale e del tram-tram cittadino non è cosa per loro. Si spostano in campagna, dove sposano uno stile di vita più simile a quello che desideravano, scegliendo la sostenibilità totale e un rapporto sempre più stretto con la natura.

Plants Play è un dispositivo indossabile che ti permette di ascoltare la Musica generata da Piante e Alberi. Attraverso due elettrodi posizionati sulle foglie, Plants Play converte le variazioni elettriche delle piante in note musicali, e le invia via bluetooth sul tuo smartphone.

In questo contesto nasce Plants Play, un’idea inizialmente quasi utopistica, quella di unire la passione per la musica, il disegno e la natura in un unico oggetto, ma dopo anni di studi e progettazione divenuta solida realtà. Plants Play è un dispositivo indossabile che ti permette di ascoltare la Musica generata da Piante e Alberi. Attraverso due elettrodi posizionati sulle foglie, Plants Play converte le variazioni elettriche delle piante in note musicali, e le invia via bluetooth sul tuo smartphone. Nell’ultima edizione del Festival di Sanremo è stato proprio Plants Play a inaugurare la kermesse, facendo suonare decine di piante insieme all’estro di Dardust che ha improvvisato una performance straordinaria.

 

Quando scoprii che negli anni sessanta – ricorda Edoardo Taori – artisti come John Cage usavano dei dispositivi di biofeedback per rilevare le variazioni elettriche delle piante per trasformarle in musica, capii che il sogno poteva divenire realtà.

 

Gli anni di progettazione di Edoardo, Federica e del team hanno trasformato un circuito avanzato di biofeedback in un vero e proprio strumento di design, un dispositivo in grado di riuscire a captare la variazione di impedenza elettrica delle piante o degli alberi tramite due sensori che vengono posizionati sulle foglie o sul tronco dell’albero.

Puoi ascoltare la musica in tempo reale, registrarla e condividerla sul tuo social network. L’App ti mostra l’attività elettrica della pianta in tempo reale e puoi capire come sente la tua influenza.

Dopo l’applicazione degli elettrodi la pianta diventa il compositore che genera la successione delle note in base anche all’ambiente circostante e di come lo si stimola, lo smartphone è l’esecutore che suona le note generate dalla pianta inviategli dal dispositivo attraverso una app e l’uomo è il direttore d’orchestra che ha la facoltà di scegliere quali strumenti, scale e tonalità, sempre attraverso la app, può seguire la pianta per generare musica.

L’app Plants Play ti consente di personalizzare facilmente strumenti, note musicali ed effetti per creare musica di Plants. Puoi ascoltare la musica in tempo reale, registrarla e condividerla sui tuoi social network

Puoi ascoltare la musica in tempo reale, registrarla e condividerla sul tuo social network. L’App ti mostra l’attività elettrica della pianta in tempo reale e puoi capire come sente la tua influenza. L’ascolto delle piante e della loro musica è sempre differente e grazie a Plants Play riusciamo a divulgare l’etica e l’amore per gli alberi in un modo più diretto e concreto. All’interno della app difatti c’è la possibilità di scoprire gli alberi monumentali e più importanti del pianeta creando una sorta di community interna con chi è possessore di Plants Play che possa creare un database musicale anche dei boschi e foreste del globo. Da anni difatti Edoardo e Federica viaggiano in varie parti del mondo alla ricerca di alberi e piante straordinarie per convertire le loro variazioni elettriche in musica anche con lo scopo di sensibilizzare l’essere umano al rispetto della natura.

Proprio per questo, da diverso tempo il progetto Plants Play è sbarcato anche nelle scuole d’Italia insieme ad un altro straordinaria idea: Plants Play Orchestra, dei veri e propri concerti in scenari suggestivi con esponenti unici del regno Vegetale. L’orchestra è diretta dallo stesso Edoardo, musicologo e fondatore del progetto, che assiste le piante nella loro composizione musicale, con la voce narrante degli eventi che sarà ovviamente Federica, che insieme a vari ospiti guiderà il gruppo nell’ascolto di questa straordinaria esperienza. La durata di questi concerti è circa di sessanta minuti dove il gruppo sarà appunto immerso nel silenzio dei vari boschi e foreste e proprio per conservare questa armonia tutti i partecipanti avranno in dotazione delle cuffie wireless per ascoltare con cura il concerto e non disturbare l’ecosistema.

Ascoltare un concerto all’interno di un bosco ed essere totalmente coinvolto dalle musiche di Plants Play è un modo ancor più diretto di riappropriarsi delle emozioni più semplici, e dimenticate, che la musica e la natura può donare all’ascoltatoreNell’era dell’informatizzazione la riappropriazione e il rispetto del regno vegetale, grazie alla musica, è il primo passo verso una consapevolezza maggiore di tutto ciò che circonda l’uomo: ascoltare un albero e la sua melodia può rappresentare un altro importantissimo passo per l’umanità.

Per info su Plants Play consultate il sito