Il governo italiano ha annunciato di voler rinnovare le convenzioni Spid, che scadranno ad aprile, e di voler definire entro giugno il percorso per unificare l’Identità Digitale con la Cie. Un incontro è stato tenuto mercoledì 1° marzo tra il sottosegretario all’Innovazione tecnologica, i rappresentanti dei gestori di identità digitale e Assocertificatori per discutere la necessità di razionalizzare il sistema di identità digitale in Italia e garantire una progressiva evoluzione in linea con il quadro europeo di riferimento.

Il rinnovo della convenzione con gli identity provider in scadenza ad aprile è stato anche discusso, e il sottosegretario ha espresso la disponibilità del governo a individuare un sostegno che possa garantire la sostenibilità economica dello Spid.

Dopo l’insediamento, diversi esponenti del governo Meloni avevano manifestato il loro scetticismo nei confronti dello SPID, un sistema che, al netto delle difficoltà iniziali, viene ormai utilizzato da milioni di italiani per interfacciarsi con i servizi della Pubblica Amministrazione (e non solo, talvolta anche per accedere ai servizi degli atenei universitari e delle banche).

La posizione espressa in questa sede dal Governo sembra dunque cercare un compromesso tra la volontà di potenziare la CIE e l’esigenza di preservare lo SPID. Insomma, nessun tentativo di voler reinventare e stravolgere uno strumento che sta funzionando e ormai fa parte della quotidianità di milioni di italinai.

l governo italiano ha dichiarato di voler creare un sistema unico in cui far confluire Spid e carta di identità elettronica entro giugno. I gestori e Assocertificatori hanno manifestato soddisfazione per l’apertura dimostrata e l’impostazione dei lavori condivisa.