Le associazioni di categoria stanno chiedendo che le partecipate si impegnino nell’acquisto dei crediti, poiché esse sono le uniche che dispongono della capacità sufficiente per acquistare i 19 miliardi di crediti che stanno soffocando le imprese. Al contrario, il governo sta ancora cercando una soluzione insieme alle banche, valutando lo spazio fiscale effettivo che hanno per assumere ancora crediti dalle aziende.
Durante il primo tavolo tecnico sulle misure riguardanti i bonus edilizi, che si è tenuto il 16 febbraio, sono stati convocati tutti i soggetti coinvolti nel dibattito, dalle associazioni di categoria all’Abi, all’Agenzia delle Entrate, alla Cdp, alla Sace e a Confindustria. Il tema più importante discussi durante la riunione è stato la ricerca di possibili soluzioni per sbloccare i crediti fiscali rimasti in sospeso. Ci sono ancora diverse opinioni sul tavolo riguardo alla soluzione per i crediti incagliati del Superbonus ma tutte le proposte verranno esaminate e valutate in vista di un nuovo incontro tecnico in futuro.
Il Ministero dell’Economia e le associazioni di categoria concordano sull’importanza di intervenire rapidamente per trovare soluzioni in grado di salvare le imprese edili dal fallimento. Dal momento che le banche hanno esaurito lo spazio fiscale per acquistare i crediti, le associazioni di categoria, con l’Ance in prima linea, stanno esercitando pressione per trovare una soluzione il prima possibile. Non si può che attendere il processo di conversione in Parlamento per apportare eventuali modifiche al decreto, che inizia oggi alla Camera e potrebbe richiedere fino a 60 giorni.