Secondo un sondaggio condotto da Afrobarometer su cittadini di 20 paesi africani nel periodo 2021-2022, i governi africani dovrebbero prendere misure immediate per contrastare il cambiamento climatico, anche se ciò potrebbe comportare costi e avere un impatto negativo sull’occupazione e sull’economia.
Questo sondaggio ha finalmente dato voce ai cittadini africani all’interno del processo decisionale sul cambiamento climatico e ha rivelato risultati interessanti. Solo alcuni cittadini africani intervistati erano a conoscenza del cambiamento climatico, con variazioni significative tra i paesi. L’istruzione formale sembra avere un ruolo nella percezione del problema, ma anche l’esperienza personale potrebbe influire sulla consapevolezza climatica. Ad esempio, il Malawi, che ha uno dei più bassi tassi di istruzione formale, ha il tasso più alto tasso nella voce sulla consapevolezza climatica.
Il sondaggio Afrobarometer ha rivelato che nella porzione di popolazione consapevole del problema del cambiamento climatico, c’è un ampio consenso sul fatto che questo stia rendendo la vita difficile. In media, il 77% degli intervistati ha affermato che il cambiamento climatico sta peggiorando le condizioni di vita. Questi risultati indicano una diffusa richiesta al mondo politico di adottare azioni immediate per contrastare il cambiamento climatico. In media, oltre la metà dei cittadini (51%) dei 20 paesi intervistati ha dato un voto negativo al governo sulle prestazioni di mitigazione del cambiamento climatico, ad eccezione dei governi di Benin, Togo, Niger e Sierra Leone. Coloro che sono consapevoli del cambiamento climatico sono concordi sul fatto che la lotta al cambiamento climatico sia una responsabilità condivisa tra governi, comuni cittadini, settore privato e attori internazionali.