Il Centro Maree spiega che il fenomeno della bassa marea a Venezia non è causato dalla siccità, ma è correlato ad essa in quanto è determinato dal regime anticiclonico che impedisce alle perturbazioni di entrare. La vista della città è insolita, con canali semivuoti, barche ormeggiate e le fondamenta dei palazzi esposte. Nonostante la prevista pressione atmosferica, si prevede che l’acqua bassa continuerà anche nei prossimi giorni, almeno fino a martedì.
Secondo il centro previsioni maree comunale, l’eccezionalità del fenomeno non sta tanto nelle misure sotto lo zero mareografico raggiunte dalla laguna (ieri -65 centimetri), ma nella sua durata. Nel corso degli ultimi dieci anni, il fenomeno dei canali in secca si è verificato meno frequentemente. Ad esempio, nel 2021 si sono registrate solo due ore di bassa marea inferiore a -50, nove ore in totale nel corso del 2022, e già nove ore quest’anno. In circa il 69% dei casi, il fenomeno si verifica durante l’inverno, tra i mesi di gennaio e febbraio.
Il regime anticiclonico interessa una vasta area dell’Europa, ostacolando l’arrivo di perturbazioni e di piogge. Nel frattempo, i residenti continuano a sperimentare le difficoltà di una città in cui le “strade” d’acqua diventano impraticabili durante i periodi di bassa marea. In alcuni casi, le imbarcazioni mediche non riescono a raggiungere i loro pazienti a causa della mancanza d’acqua nei canali, costringendo gli operatori a raggiungerli a piedi o a trasportarli a bordo a forza di braccia.