I ricercatori della University of Minnesota Medical School e dell’Università di Chicago, ha trovato dati che identificano i “geni che saltano” (jumping genes) – associati alla distribuzione del grasso nell’addome – che sono collegati a un rischio maggiore di complicazioni di salute dovute all’obesità nelle donne. Il team ha identificato circa 100 geni associati al deposito di grasso “Questi geni presentavano variazioni genetiche negli elementi trasponibili (segmenti di DNA capaci di spostarsi e inserirsi in diverse posizioni del genoma, sia sulla stessa molecola di DNA che tra molecole distinte ) presenti nelle scimmie e negli esseri umani quindi, questa distribuzione adiposa sessualmente dimorfica, appare tardiva nell’evoluzione dei primati”, afferma il dottor Ricardo Battaglino, professore di medicina riabilitativa presso la U of M Medical School e autore dello studio. I ricercatori hanno scoperto che uno dei geni, SNX10, è fortemente associato al colesterolo e ai trigliceridi nelle donne, con implicazioni per la salute cardiovascolare. In studi condotti su modelli animali, SNX10 è stato trovato negli adipociti e solo le femmine prive di SNX10 non erano soggette all’obesità e all’espansione del grasso indotta dalla dieta. Identificando i possibili geni che regolano l’accumulo di grasso, questo studio sottolinea come SNX10 potrebbe essere un obiettivo terapeutico per evidenziare le complicazioni metaboliche dell’obesità nelle donne. Lo studio è stato pubblicato su Nature Genetics.
“Il coinvolgimento di elementi specifici dei primati nella distribuzione del grasso corporeo potrebbe rappresentare un meccanismo per la rapida evoluzione di questo tratto nella linea umana. Gli esseri umani hanno un fenotipo di grasso corporeo unico tra le grandi scimmie, caratterizzato da un aumento del grasso corporeo, soprattutto nelle donne”, ha detto il dottor Battaglino.
Il team di ricerca intende proseguire lo studio per capire come i geni partecipano alla regolazione negli adipociti. Si concentrerà inoltre sui meccanismi che possono spiegare l’effetto della carenza di SNX10 sulla formazione e sulla funzione del tessuto adiposo.