L’Unione svizzera produttori di verdura ha segnalato che il primo prototipo di un robot volto alla sarchiatura, dotato di un sistema di spruzzo integrato, ha permesso di dimezzare l’utilizzo di fungicidi rispetto alle barre tradizionali trainate dai trattori, grazie ai test su colture di insalata e pak-choi.

Inoltre, secondo uno studio di Agroscope, il robot è stato in grado di eliminare quasi tutte le erbacce, rendendo superfluo l’utilizzo di erbicidi. Il robot ha il difetto di spostarsi a una velocità ridotta di 1,5 km/h, il che comporta che per trattare una piccola zona di circa due ettari sono necessarie dieci ore. Nonostante ciò, l’utilizzo del robot per la protezione delle piante e la diserbatura consente di ridurre i costi del 4% rispetto ai metodi tradizionali. Tuttavia, se la quantità di erbacce è scarsa, il metodo tradizionale rimane più conveniente.

Il prototipo del robot permette di ridurre l’uso di prodotti chimici senza aumentare notevolmente i costi, eliminando la necessità di diserbo manuale, che risulta oneroso. Un prossimo progetto prevede l’utilizzo di un modello più elaborato, in grado di spruzzare con maggiore precisione senza sarchiare il terreno, il che permetterà al robot di essere più leggero e di muoversi più velocemente nel campo, aumentando il rendimento. Quello che si propone l’unione svizzera è di continuare a studiare l’impatto dei pesticidi sull’ambiente al fine di migliorare la salute delle colture.