Trovare depositi minerari sufficienti per soddisfare la domanda in crescita è una sfida. Per affrontare questo problema, l’NPD ha raccolto, gestito e reso accessibili i dati attraverso la piattaforma norvegese per esplorare il loro potenziale. Hanno captato informazioni nelle profonde acque del Mare di Norvegia e del Mare di Groenlandia in collaborazione con l’Università di Bergen dal 2011. Inoltre, l’NPD ha completato quattro spedizioni tra il 2018 e il 2021 per raccogliere dati ad alta risoluzione sui fondali marini dei depositi minerali più promettenti. Sono state effettuate anche operazioni di perforazione e raccolta di campioni di minerali, i cui dati costituiscono la base per questa valutazione delle risorse.
Un’analisi effettuata dalla Norwegian Petroleum Directorate (NPD) in seguito a una richiesta del Ministero del Petrolio e dell’Energia (MPE) ha identificato notevoli giacimenti di minerali critici nei fondali marini norvegesi, sufficienti a soddisfare la domanda globale per diversi anni. I minerali presenti nel fondo marino della piattaforma norvegese includono rame, zinco, litio, cobalto e elementi di terre rare (REE), che saranno fondamentali per aumentare la produzione di tecnologie eco-sostenibili come veicoli elettrici, pannelli solari, batterie e altre attrezzature ad alte prestazioni.
In base a questa valutazione delle risorse, è stato stimato quanti dei vari minerali potrebbero essere trovati sul fondo del mare nell’area studiata. Per fornire maggiori informazioni in merito, l’NPD continuerà ad ampliare i dati di origine e a migliorare il modo di valutare tali risorse. Ulteriori studi svolti con l’ausilio di sonar e tecnologie di imaging potrebbero fornire un quadro più chiaro della situazione.