Uno dei tanti account Twitter della galassia di Anonymous si è nuovamente rivolto ad Elon Musk, che dallo scorso ottobre è il nuovo proprietario del social network. Questa volta gli “hacker” riportano in auge un’antica questione: esattamente, come è possibile che Twitter tolleri la presenza, con tanto di spunta blu, di un tagliagole del calibro di Ali Khamenei, guida dell’Iran?
Ed effettivamente le perplessità ci sono e della questione se ne era parlato con forza nel 2021, quando ad essere stato sospeso indefinitamente era stato l’allora Presidente degli USA Donald Trump. Certo, il tycon aveva gravissime responsabilità nei fatti del 6 gennaio, quando una folla di suoi sostenitori adoranti prese d’assalto il Campidoglio, sede del Congresso. Ma davanti ai crimini dei tanti despoti e tiranni che pure continuano a venire tollerati da Twitter, – argomentava all’epoca il mondo conservatore americano – le colpe di Trump appaiono come un reato ‘bagatellare’. Insomma, se si teme che la sua presenza possa fomentare ulteriori episodi di violenza, va benissimo mettere il bavaglio a quello che all’epoca era, formalmente, ancora l’inquilino della Casa Bianca, ma se allo stesso tempo non fai nulla per censurare con la stessa forza la guida di uno Stato che sistematicamente tortura e impicca gli oppositori, il cortocircuito è più che evidente.
Così sul tema ci ritorna YourAnonTV, uno dei tanti account che utilizzano il brand di Anonymous. Le pressioni per censurare l’Ayatollah sono quanto mai attuali, ora che l’Iran ha oscurato Twitter, impedendo gli oltre 80 milioni di suoi cittadini di accedervi, salvo utilizzare una VPN (con il rischio, se si viene beccati, di venire condannati se va bene alla frusta, se va male alla forca). E lo sono ancora di più considerato che si stima che dallo scorso ottobre l’Iran abbia condannato a morte oltre 500 attivisti, tutti rei di aver partecipato o organizzato le manifestazioni di protesta che hanno occupato le prime pagine dei quotidiani occidentali negli scorsi mesi.
Elon Musk non ha risposto alle richieste di YourAnonTV. Nel frattempo l’account che dice di rifarsi al movimento di Anonymous ha creato un hashtag (#banKhamenei) nella speranza di mobilitare gli utenti del social e ottenere una risposta dal nuovo CEO della piattaforma.