Il 31 gennaio uscirà su Netflix il documentario Pamela, a love story, che racconta la vita di Pamela Anderson, ma l’attrice si è espressa di recente su alcuni eventi recenti che l’hanno coinvolta, ed in particolare sulla serie TV Pam & Tommy, che ha riaperto una ferita che le fa ancora male. A riguardo la Anderson ha dichiarato di aver rifiutato di leggere una lettera inviatale dall’interprete Lily James all’epoca dell’uscita della serie.

Ecco le sue parole:

Per me è stato molto doloroso già quando è accaduto tutto, e quando ho saputo del telefilm mi sono detta: ‘Davvero?’. Non potevo credere che stessero lucrando su quei fatti.

All’epoca dell’uscita di Pam & Tommy la produzione comunicò che la Anderson aveva rifiutato di essere coinvolta nel progetto. Pamela Anderson ha dichiarato di avere ancora sulla mail la lettera scritta da Lily James, che però risulta non letta. Ecco il trailer della serie TV uscita l’anno scorso e disponibile su Disney+.

Proprio in Pamela, a love story l’attrice dichiara:

Ho bloccato quella registrazione rubata per cercare di sopravvivere, ed ora ritorna ancora, tutto questo mi fa stare male. Voglio riprendere il controllo della mia storia per la prima volta. Perché non possiamo essere gli eroi di noi stessi?

E sempre nel documentario un personaggio afferma:

Non credo che le persone la considerino proprietaria della sua immagine. Pamela Anderson sembra una proprietà pubblica.

Questo è il trailer del documentario.

Ecco la sinossi:

Pamela, a love story è un ritratto intimo e umanizzante di una delle donne più affascinanti e famose al mondo e racconta la vita e la carriera di Pamela Anderson da ragazza di provincia a sex symbol internazionale, attrice, attivista e madre affettuosa.

Il sex tape con protagonisti Pamela Anderson e Tommy Lee è stato uno dei primi grandi momenti virali nella cultura pop: un home video rubato è diventato una cause célèbre grazie al modo in cui Internet poteva assicurarsi che chiunque, ovunque potesse vederlo. A poco a poco, nel 1996 e nel 1997, il nastro ha prima guadagnato un ronzio e poi è diventato virale. Si stima che le vendite legittime abbiano superato i 77 milioni di dollari.