Secondo un nuovo rapporto ripreso dal South China Morning Post, entro il 2027 l’India assemblerà fino al 50% di tutti gli iPhone della Apple. Insomma, se oggi la totalità dei telefoni targati Apple vengono assemblati in Cina, tra meno di cinque anni da oggi un iPhone su due verrà assemblato in India.

Questa progressiva migrazione della supply-chain di Apple avrà effetti importanti sull’economia cinese, che nel corso dei prossimi dieci anni potrebbe perdere la sua leadership nel settore dell’elettronica di consumo. Ci si aspetta che anche altre grosse aziende americane ed europee decidano di prendere progressivamente le distanze dalla Cina, ormai considerata un’incognita sempre più pericolosa da sempre più analisti.

La parola d’ordine è diversificare la catena di approvvigionamento in modo da evitare che si possa ripetere una catastrofe come quella scatenata dal Covid-19 e dalla politiche di frequenti e continui lockdown decisi da Pechino.

«Il processo di transizione in India di parte della catena di fornitura di Apple verrà accelerato nell’immediato futuro, a causa della necessità di diversificare i rischi alla luce delle incertezze nei controlli pandemici in Cina», ha commentato Luke Lin, analista del centro di ricerca associato con la rivista DigiTimes.

Un anno fa l’India ha superato il Regno Unito, diventando la quinta economia più grande al mondo. Entro la fine del 2023 fornirà il 25% dell’intera produzione di iPhone della Apple. Nel 2025 si passerà al 40% e via così, fino a rendere marginale la quota di prodotti assemblati in Cina.

Gli analisti prevedono che l’India e il Vietnam saranno “i maggiori beneficiari” degli sforzi di Apple per spostare più del 50% sua catena di fornitura di produzione fuori dalla Cina.
 

  • India’s share of global iPhone production forecast to match China’s by 2027 as Apple steps up supply chain diversification (scmp.com)