Oggi vi presentiamo le dieci cose da sapere su The Last of Us, la serie tv ispirata al celebre videogioco che sta per giungere sui nostri teleschermi: su HBO Max negli Stati Uniti e in esclusiva su Sky e NOW in Italia, dal 16 gennaio. Di che parla? Chi sono i protagonisti? Cosa bisogna conoscere prima di approcciarla? Vi raccontiamo noi le 10 cose da sapere su The Last of Us, senza spoilerarvi nulla che non sia contenuto nel materiale promozionale. Per il resto, buon divertimento e buona visione!
Cos’è The Last of Us
The Last of Us è un serial televisivo di genere drammatico e dalle tematiche fantascientifiche e horror, tratto dall’omonimo videogioco per PlayStation sviluppato da Naughty Dog e pubblicato da Sony. Realizzato da HBO in collaborazione con gli autori originali, arriva a metà gennaio in tv, anche in Italia, grazie a Sky e NOW.
La trama di The Last of Us
La storia di The Last Of Us si svolge vent’anni dopo la distruzione della civiltà moderna. Joel, uno scaltro sopravvissuto, viene incaricato di far uscire Ellie, una ragazza di 14 anni, da una zona di quarantena sotto stretta sorveglianza. Un compito all’apparenza facile che si trasforma presto in un viaggio brutale e straziante, poiché i due si troveranno a dover attraversare gli Stati Uniti insieme e a dipendere l’uno dall’altra per sopravvivere.
Il videogioco originale
La versione originale di The Last of Us è uscita a giugno del 2013, su PlayStation 3, con grande successo, tanto da venire riproposto, in una edizione con grafica rimasterizzata, l’anno successivo per PlayStation 4 e, a quasi dieci anni di distanza, su PlayStation 5, in una sorta di remake che (soprattutto tecnico) che ne esalta l’aspetto cinematografico. Il videogioco, naturalmente, rispetto al serial offre molta più azione ed esplorazione,combattimento, gestione delle armi e delle ferite, fornendo una sfida avvincente a corredo di una storia altrettanto coinvolgente.
Il successo è tale da spingere Naughty Dog alla realizzazione di un DLC (contenente un importante flashback della storia di Ellie, presente anche nella serie tv), un fumetto prequel e un videogioco sequel che, nel 2020, ha fatto molto parlare di sé per le tematiche presenti e i suoi personaggi.
Ispirazioni
The Last of Us prende le mosse, come videogioco, dal “disimpegnato fratello maggiore” Uncharted, più vicino, come mood e tematiche, a Indiana Jones, La Mummia, Tomb Raider. Al di là dell’aspetto ludico, però, lo stile narrativo è molto più drammatico e crepuscolare, sebbene ci sia comunque un impianto relazionale simile tra i protagonisti. Quel che cambia è l’angoscia del racconto, la sensazione che, comunque andranno le cose, non saranno piacevoli per i nostri.
Questo perché l’ispirazione viene da pellicole, romanzi, fumetti postapocalittici, come La Strada, Io sono leggenda, The Walking Dead. C’è l’espediente ormai classico dello “zombie” coniugato però con una formula originale e non derivato da una mutazione, un virus o altre soluzioni già viste, quanto da un elemento – quello dei funghi parassiti – realmente esistente in natura, come scoperto con sgomento da Druckmann guardando un documentario.
Personaggi e interpreti
I due protagonisti della storia, come già detto, sono Joel ed Ellie, due personaggi multisfaccettati di cui non vi diremo molto, per non togliervi il gusto della sorpresa. Vi diremo solo che sono entrambi un po’ bruschi, entrambi determinati, entrambi profondamente soli. Avranno altro in comune? O le loro differenze li respingeranno? Nel ruolo dei due troviamo Pedro Pascal – sempre più sulla cresta dell’onda dopo The Mandalorian – e Bella Ramsey, che ricorderete da Il Trono di Spade.
Altri personaggi importanti sono Tommy, il fratello di Joel, interpretato da Gabriel Luna, e Tess, “collega” di Joel che procura l’incarico di scortare la ragazza, incarnata da Anna Torv. La ribelle Marlene ha il volto di Merle Dandridge, mentre Nico Parker è Sarah, la figlia di Joel.
Troviamo inoltre, in ruoli brevi ma significativi, Nick Offerman e Murray Bartlett come Bill e Frank, Lamar Johnson è Henry, Keivonn Woodard ricopre invece il ruolo di Sam.
Il cast include anche Jeffrey Pierce nel ruolo di Perry, Graham Greene nel ruolo di Marlon ed Elaine Miles nel ruolo di Florence. Annoveriamo anche due guest star d’eccezione, ovvero Ashley Johnson e Troy Baker, interpreti dei due protagonisti nei videogiochi, qui in ruoli minori ma significativi.
Craig Mazin
Il progetto della serie si è realizzato anche grazie al prezioso contributo di Craig Mazin, che ha messo al servizio della stessa la sua esperienza e la sua perizia. Mazin, dopo un passato da sceneggiatore, regista e produttore di commedie (ha lavorato a serie come Scary Movie e Una notte da leoni) ha incontrato la notorietà ideando e scrivendo Chernobyl, pluripremiata serie HBO del 2019 che gli ha conferito molto credito nell’ambiente. Per TLOU ha diretto il primo episodio e ha prodotto il tutto, scrivendo la sceneggiatura insieme all’ideatore del videogioco originale, il già citato Druckmann, unendo così le competenze in modo proficuo.
Neil Druckmann
Neil Alan Druckmann, israeliano naturalizzato statunitense, nasce professionalmente come programmatore specializzato in videogiochi, ma nel corso della sua carriera ha affinato le sue competenze in campo artistico e autoriale, lavorando alla direzione creativa e alla sceneggiatura di diversi videogiochi di successo, scalando in breve tempo i ranghi presso il noto Studio di sviluppo Naughty Dog, creatore di titoli e saghe di successo come Uncharted e Jak & Dexter, su cui lo stesso Druckmann ha lavorato prima di proporre il “suo” The Last of Us, che ora è diventato un serial anche grazie al suo apporto alla trasposizione e alla sceneggiatura.
Cosa bisogna conoscere prima di vedere la serie
Nonostante sia tratto di peso da un videogioco, non si tratta di un’opera che ha bisogno di conoscenze pregresse per essere compresa o apprezzata: non si tratta di uno spin-off ma di una trasposizione in toto dello stesso e ne rinarra le vicende in maniera completa, quindi non vi sentirete mai nella scomoda sensazione che vi manchi “qualche pezzo”. Oltretutto, anche chi già conosce l’originale troverà qualcosa di nuovo da scoprire.
Differenze col videogioco
Sostanzialmente, la trama del serial è la stessa del videogioco: ci sono alcune modifiche e alcuni approfondimenti, ma non diverge, come capita spesso nelle trasposizioni.
Alcuni personaggi hanno cambiato etnia (senza che ciò abbia alcun impatto sulla trama generale (perlomeno, nessun impatto negativo) e ci può essere qualche piccola differenza “logistica”, anche se quello più palese è la mancata citazione dell’ “effetto spore” tramite cui si diffonderebbe buona parte delle infezioni, e conseguente mancato utilizzo delle maschere per respirare utilizzate dalle persone nelle zone infette. Questo particolare è stato sostituito con la presenza di escrescenze, simili a viticci, con cui gli infetti ghermiscono le prede.
Per il resto, preparatevi a un approfondimento della psicologia dei personaggi e a un paio di origin story inedite degli stessi.
Il futuro
The Last of Us chiude la sua nona puntata con un finale che lascia aperta la porta a un eventuale seguito, così come fece il videogioco originale, che difatti vanta un pluripremiato e famosissimo sequel, The Last of Us Part II, uscito nel 2020. Mazin e Druckmann hanno affermato che, se ci sarà un sequel del serial, seguirà la storia del secondo videogioco nello stesso modo in cui la prima stagione ha coperto tutto l’arco narrativo del primo gioco.
Attualmente, HBO non si è sbilanciata sulla possibilità di un seguito, ma c’è una buona probabilità che questo accada: le reazioni della stampa sono state molto positive e il pubblico, al di là delle polemiche, sembra molto ricettivo. Ad ogni modo, una seconda stagione non potrebbe vedere la luce prima del 2025, a livello di tempistiche.
The Last of Us, in esclusiva su Sky e NOW dal 16 gennaio.