I neo genitori si fanno in quattro per riuscire a far dormire i loro piccoli. Usano ogni tipo di metodo dalle ninne nanne, alle lunghe camminate nel passeggino, fino alle musichette rilassanti. Tutti metodi che però falliscono quando sembra che il bambino si addormenti e invece si risveglia. Un recente studio giapponese però sembra aver trovato una soluzione. Si tratta di un protocollo per addormentare i neonati capace di favorire il sonno riducendo al massimo le possibilità di risveglio. Tale studio ha preso in considerazione le risposte fisiologiche dei bambini nel momento in cui vengono cullati, trasportati e tenuti in braccio.
I giapponesi hanno studiato 21 neonati in quattro situazioni diverse. In braccio alla madre mentre cammina, poi mentre sta seduta, quando i bambini sono sdraiati in culla e sdraiati su un lettino a dondolo. Dai risultati si è capito che camminare con il bambino in braccio è il metodo più efficace. Una risposta simile è quella di quando i bambini si trovano nel lettino a dondolo. Le altre situazioni sono risultate invece un fallimento.
La parte difficile non è solo addormentare i neonati, ma farli rimanere addormentati nei loro lettini. Hanno alta probabilità di svegliarsi se vengono messi a letto, prima che siano trascorsi dai 5 agli 8 minuti da quando si sono addormentati. Il metodo adatto è passeggiare per cinque minuti con il bambino in braccio, poi trattenerlo fra le braccia per 5-8 minuti addormentato, stando seduti. Solo dopo, metterlo nel lettino, in modo da massimizzare la possibilità di addormentamento, riducendo la percentuale di risveglio.
- Il neonato non dorme? Ecco il trucco secondo la scienza (galileonet.it)