Gruppo Enel vittima di un attacco hacker di tipo ransomware da parte del gruppo Netwalker che ha chiesto per il riscatto ben 14 milioni di dollari.
La multinazionale italiana dell’energia, Enel, ha subito un attacco informatico da parte del gruppo Netwalker che ha chiesto la somma monstre di 14 milioni di dollari per cedere la chiave di decrittazione ed evitare quindi la pubblicazione dei dati rubati. Si tratterebbe di ben cinque terabyte di file, diversi dei quali potenzialmente sensibili.
È già la seconda volta che Enel finisce nel mirino degli hacker: lo scorso giugno l’azienda ha subito un attacco ransomware Snake, noto anche come EKANS, ma il tentativo è stato intercettato prima che potesse fare danni.
Nella richiesta di riscatto Netwalker ha allegato un URL contenente tutti i dati rubati al colosso dell’energia in seguito all’attacco hacker. Le cartelle sembrerebbero contenere file relativi ad alcune centrali elettriche come quella Augusta (SR), Bari, Bastardo (PG), Brindisi, Fusina (VE), e non mancano dati su sedi estere come Grecia, Francia, Romania.
Qualora Enel non volesse pagare la cifra del riscatto, il rischio è che il gruppo di hacker divulgherà una parte dei dati tra una settimana. Da parte di Enel, per il momento, ancora nessuna dichiarazione ufficiale è stata rilasciata.
- Enel Group hit by ransomware again, Netwalker demands $14 million (Bleeping Computer)