Nonostante una prima fase che ha messo in luce diverse ombre sul lato privacy e sicurezza, Zoom ha poco alla volta aggiustato il tiro e introdotto mano a mano diverse migliorie. L’ultima di queste è l’autenticazione a due fattori.
Per tutti gli account utente, e quindi per evitare situazioni imbarazzanti e indesiderate come il fenomeno dello zoombombing, Zoom ha introdotto l’autenticazione a due fattori.
Una volta abilitato, il sistema chiederà agli utenti di inserire un codice monouso che viene rilasciato da un’applicazione di autenticazione mobile, oppure verrà inviato via SMS o attraverso una chiamata.
In questo modo, si impedirà a potenziali malintenzionati di prendere il controllo degli account di altre persone utilizzando credenziali rubate o riciclate.
Questo nuovo update per la sicurezza è disponibile per il portale web, il client desktop e anche l’app per dispositivi mobili e pure Zoom Room. Supportato anche il protocollo TOTP, ciò significa che il sistema funziona con app come Google Authenticator, Microsoft Authenticator e FreeOTP.
Ricordiamo che, entro la fine dell’anno, Zoom sbarcherà su una serie di nuovi smart display: Lenovo Smart Display, Google Nest Hub Max, Amazon Echo Show 8 e Facebook Portal. Purtroppo, però, sul mercato italiano dei prodotti sopraccitati sono disponibili solamente l’Amazon Echo Show 8 e i device della linea Facebook Portal. Lenovo Smart Display e Google Nest Hub Max non sono acquistabili, almeno per il momento, nel nostro Paese