Per la prima volta nella storia è stato diagnosticato un tumore osseo maligno in un dinosauro, o meglio: nei suoi resti. È la scoperta fatta dal Royal Ontario Museum e dalla McMaster University.
Nessun tumore maligno è mai stato documentato nei dinosauri, fino ad oggi. Il documento è stato pubblicato il 3 agosto sulla prestigiosa rivista medica The Lancet Oncology.
Il dinosauro colpito dal tumore alle ossa è un Centrosaurusu apertus, una specie cornuta che visse tra 76 e 77 milioni di anni fa. Il cancro è stato scoperto nel perone. Ritrovato originariamente nel Parco Provinciale dei Dinosauri in Alberta nel 1989, si pensava che la forma malformata del fossile rappresentasse una frattura guarita in modo non ottimale.
Tuttavia successive indagini – con l’ausilio di moderne tecniche mediche e specialisti di patologia, radiologia, chirurgia ortopedica e paleopatologia – hanno dimostrato che non si trattava di una semplice frattura.
La diagnosi di tumore aggressivo come questo nei dinosauri è stata inafferrabile e richiede competenze mediche e molteplici livelli di analisi per identificarlo correttamente – afferma Crowther – Qui mostriamo l’inconfondibile firma del carcinoma osseo avanzato in un dinosauro cornuto di 76 milioni di anni fa, il primo del suo genere. È molto eccitante.
Dopo aver attentamente esaminato l’osso colpito dal tumore, il team di esperti ha eseguito scansioni di tomografia computerizzata (CT) ad alta risoluzione. Successivamente hanno sezionato l’osso fossile e lo hanno esaminato al microscopio per valutarlo a livello osseo-cellulare.
Potenti strumenti di ricostruzione CT tridimensionale sono stati utilizzati per visualizzare la progressione del cancro attraverso l’osso. Utilizzando questo rigoroso processo, gli esperti hanno concluso si trattasse di osteosarcoma.