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Come tutti voi sapete questo è il periodo in cui la case produttrici di videogiochi concludono la loro annata lanciando alcuni dei titoli più attesi e creando discussioni idilliache da parte dei bimbiminkia di tutto il mondo su quale sia il gioco migliore di sempre.
Devo ammettere che anche io nelle ultime settimane mi stavo arrovellando in attesa del 30 ttobre, data che avrebbe deciso quale sarebbe stato il blockbuster da me preferito in questa fine 2012 se RE6 o il nuovo AC, quindi in definitiva sono un po’ bimbominkia anche io!
Peccato che mentre facevo questi sciocchi ragionamenti mi ero completamente dimenticato di un titolo che piano piano stava sempre di più facendo parlare di se fino al giorno della sua uscita ieri, il titolo in questione è chiaramente Dishonored, gioco che ha tutte le carte in regola per posizionarsi ai primi posti nella classifica dei migliori giochi dell’anno.
L’incrocio tra gli Studios di Bethesda e Arkane da alla luce un gioco incredibilmente innovativo che racchiude la parte migliore dei giochi di ruolo della prima mischiata con una versatilità di gioco raramente vista prima, il tutto condito con uno stile molto vicino a Bioshock 2 sui cui gli Arkane guarda un po’ hanno in parte lavorato.
La vera forza di questo titolo infatti è la sua incredibile flessibilità, il giocatore potrà scegliere come affrontare le missioni come preferisce senza alcun limite, aiutato da una serie di poteri spettacolari e da schemi di gioco dove la libertà di movimento è massima.
Ma andiamo per gradi.
La trama del gioco è all’apparenza molto semplice e lineare, il giocatore dovrà impersonare i panni di Corvo Attano il protettore più fidato della regina di Dunwall.
Corvo viene tradito da un gruppo di dissidenti che assassinano la regina e lo incolpano dell’omicidio, riesce a scappare dalla prigione in cui è rinchiuso in attesa della sua esecuzione e aiutato da alcuni lealisti e da strane entità paranormali potrà vendicarsi di tutti coloro che hanno tramato contro la corona e contro di lui.
Mi stavo però dimenticando di evidenziare un’altra delle caratteristiche più affascinanti di questo gioco. Dunwall infatti è la capitale di un mondo di fantasia fottutamente Steampunk a cavallo tra una Londra Vittoriana e una Edimburgo in piena rivoluzione Industriale, il tutto incupito dal dramma della peste e dei governi autoritari che controllano il potere.
Ambientazione quindi promossa a pieno titolo a differenza della grafica che purtroppo non è sempre perfetta e in alcuni casi ci regala quelle sbavature tipiche dei giochi Bethesda quando vanno su console, ma parliamo di piccolezze che sicuramente non intaccano l’esperienza di gioco.
Proprio a causa della sua incredibile flessibilità definire Dishonored potrebbe risultare complicato, il gioco è sicuramente un gdr in prima persona a cavallo tra un gioco Action ed uno Stealth, spetterà al giocatore decidere come affrontare ogni situazione.
Questa come qualsiasi altra scelta del gioco influenzerà la storia e l’ambientazione portando a situazioni e finali diversi.
Nella maggior parte dei titoli che hanno una trama multipla solitamente sono chiari quali sono i momenti che influenzeranno la trama, in questo gioco il tutto cambia ad ogni passo, anche un semplice approccio letale verso il più inutile dei nemici sposterà l’ago della bilancia, ma attenzione, nessun punteggio o indicatore vi avviserà di questo.
Dovrete stare attenti ad ogni singolo particolare per capire quale sia il modo migliore per muoversi all’interno di Dunwall che dopo ogni missione subirà cambiamenti.
A rendere ancora più interessante l’avventura, saranno una rete ben distribuita di quest e sotto quest ma anche in questo caso sarà sempre il giocatore a decidere il destino di Corvo visto che almeno apparentemente non esiste un modo migliore o più conveniente di fare le cose e il libero arbitrio regna quasi sempre sovrano.
Altra caratteristica del gioco molto particolare è che i poteri, escluso il primo, potranno essere “acquistati” e potenziati utilizzando delle Rune sparse qua è la in ogni ambientazione, sarà quindi compito del giocatore soffermarsi a cercare questi oggetti, con l’aiuto di un cuore indicatore che ci aiuterà a trovare la strada giusta.
L’altro fattore interessante riguardo alle capacità sovrannaturali di corvo è che nelle prime fasi di gioco l’acquisizione di ogni potere è abbastanza lenta e essendo i poteri radicalmente diversi tra di loro al giocatore spetterà scegliere con estrema cura rispetto a come vorrà muoversi nel gioco.
In conclusione Bethesda e Arkane ci hanno beccato, tirando fuori qualcosa di completamente nuovo è innovativo in un epoca di seguiti infiniti e HD collection.
Il mio consiglio spassionato è quindi quello di provare prima o poi questo gioco qualunque tipo di giocatore voi siate!