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Per passione e lavoro nella mia breve vita ho utilizzato una quantità importante di sistemi operativi. Dopo aver vagato per anni senza una vera patria mi sono fermato su OS X, sistema che ormai considero la mia casa. Nelle ultime settimane mi è capitato sovente di soffermarmi a pensare al futuro di questo Sistema Operativo, il risultato è questo articolo (lungo in maniera imbarazzante) che cerca di capire quale futuro si prospetta per OS X. Se l’argomento vi interessa stappatevi una birra e proviamo a trarre un senso [del]dalle mie pippe mentali[/del] dai miei ragionamenti.
[title]Un po’ di storia..[/title]
So che la maggior parte di voi ha già sentito la storia della nascita di OS X almeno 3243 volte, ma per dare un senso al mio discorso mi ritrovo ad obbligarvi ad un piccolo ripasso.
[i]Chiedo venia per questo triste inconveniente.[/i]
Nel ’96 Apple era nella merda. L’Azienda stava fallendo e il loro prodotto di punta, “Mac OS 8”, era obsoleto e buggerelloso. Fixare i problemi dell’OS era dispendioso e li avrebbe riportati velocemente alla situazione di partenza, d’altro canto si erano mossi troppo lentamente ed era quindi troppo tardi per provare a scrivere un nuovo OS da zero. L’unica soluzione a quel punto era comprare un OS di terze parti, modificarlo e venderlo come proprio. All’inizio pensarono a BeOS, ma ad un certo punto intervenne Steve Jobs che in soldoni disse “BeOS costa troppo, compratevi NEXTSTEP. Sapete, NeXT sta fallendo, e ve la faccio a un buon prezzo.”
Ovviamente quel sant’uomo di Jobs riuscì in un colpo solo a vendere NEXTSTEP al triplo del prezzo di BeOS, a farsi nominare CEO ad interim con assoluta carta bianca e a dimezzare (o quasi) i dipendenti della Apple. Il tutto senza apparire come un avido industriale e/o arrampicatore sociale ma facendo passare l’idea che cagasse fiori.
[i]Poco da dire, quell’uomo aveva stile.[/i]
Questo portò la Apple ad avere all’inizio del 2000 un sistema operativo 10 anni avanti alla concorrenza. Basta confrontare uno screenshot di Cheetah con uno di Windows ME (usciti nello stesso periodo) per capire di cosa stiamo parlando. [b]Apple aveva vinto perché aveva osato buttare giù tutto e ripartire da zero.[/b]
Quella difficile scelta ha portato Apple fuori dagli uffici professionali e l’ha trasformata in un fenomeno di massa. Ad oggi (Q3/2011) il 24% dei computer venduti ogni giorno sono Mac e montano ovviamente Mac OS X. Il sistema è quindi al massimo del suo splendore, ma dopo 11 anni di sviluppo e 7 major release qualcosa inizia a scricchiolare.
[title]Le altre aziende hanno imparato la lezione.[/title]
[i]Microsoft ha impiegato 9 anni e fantastiliardi di dollari per poter competere (a livello tecnologico) con OS X.[/i]
Quando uscì XP, che era a suo modo un valido prodotto, la differenza con Puma era sconcertante. Puma era il futuro. Aveva un’interfaccia utente colorata e animata, collegarlo ad internet era semplice come chiedere alla propria donna di farsi fare un toast e a parità di risorse il sistema era una scheggia.
Microsoft ha impiegato 9 anni e diversi fantastiliardi di dollari per riuscire a competere, non a livello di vendite ma dal punto di vista tecnologico, con Apple. Oggi Windows 7 regge finalmente il confronto con Snow Leopard; per riuscirci Microsoft ha riscritto il Kernel e ha ridisegnato la Gui. In poche parole ha buttato giù tutto (o quasi) per poter tornare ad essere competitiva. Ha fatto sua la lezione di Apple, cioè [b]“Per non morire, alcune volte bisogna ricominciare da zero”[/b]
La lezione è stata quindi assorbita dalle altre aziende. In questo momento tutti gli OS stanno infatti “resettando” le proprie tecnologie.
Nel mondo Gnu\Linux le GTK3 stanno rivoluzionando l’UX. Basta scaricare una qualsiasi distribuzione Gnome attuale e confrontarla con una di 12 mesi fa per capirlo. Tutto è stato riscritto e sono stati creati nuovi paradigmi. Certo, la cosa è al momento molto sperimentale e in uno stato acerbo rispetto all’ottimo Gnome 2.X. Ma se fossero rimasti fermi con il loro miglior prodotto, sarebbero morti.
Microsoft sta dimostrando di credere in questo dogma. Nonostante la Gui di Windows 7 sia valida e praticamente *nuova*, sta buttando giù tutto di nuovo per lanciare Metro.
E Apple? OS X è ottimo ma ha sulle spalle 11 anni di sviluppo, 7 Major release, supporto per 2 architetture di processori (PPC e x86) e 3 ambienti di sviluppo (Carbon, Cocoa e Classic). Questo si traduce in requisiti minimi molto più alti di quelli dei concorrenti (Lion ha bisogno di una CPU dual core e 2 Giga di ram). Per tagliar corto Os x sta diventando vecchio, pesante e difficile da gestire; esattamente come all’epoca System 8.
[title]I Computer diventeranno come i Camion[/title]
[quote]I Personal Computer diventeranno come i Camion. Resteranno in giro, ma saranno usati da poche persone. (Steve Jobs, 2009)[/quote]
È ormai ovvio a tutti che i Computer così come li abbiamo conosciuti stanno scomparendo.
Microsoft scommette su sistemi ibridi tra i personal computer di oggi e i tablet. Sinceramente io ho una paura fottuta di sapere cosa accadrà quando mia madre si troverà in ufficio un computer con Windows 8, ma questo articolo non si pone il compito di discutere l’efficacia di questa scelta, piuttosto vuole sottolineare quanto Microsoft creda in questa soluzione. Il voler integrare l’interfaccia Metro in tutti i computer venduti dal 2012 in poi, vuol dire correre un grosso azzardo.
Google fa un ulteriore salto logico e oltre a scommettere sui tablet (e più in generale sui touchscreen) punta moltissimo sul Cloud Computing. Stanno facendo investimenti enormi in entrambi i settori e sono al momento i migliori, non ci sono cazzi.
E Apple? Esattamente come i suoi concorrenti anche Apple investe sul Touch e il Cloud ma, mentre nel settore Mobile è indubbiamente l’azienda leader, sul vecchio mercato dei personal computer sembra non sapere, o meglio non volere, interpretare i nuovi paradigmi. Portare un’esperienza touchscreen completa su Mac OS X (aldilà delle problematiche ergonomiche) produrrebbe dei prodotti in diretta concorrenza con iOS, una cosa potenzialmente mortale per l’azienda. Al contempo il sistema di cloud computing proposto da Apple è 5 anni indietro rispetto alla concorrenza. Certo, adesso è tutto integrato, ma vedendo le enormi spese sostenute per il nuovo data center ci si aspettava qualcosa di radicalmente folle e futuristico, esattamente quello che fa (anche se con il carisma di [url=http://it.wikipedia.org/wiki/Squiddi_Tentacolo]Squiddi il tentacolo[/url] ) Google.
[title]Apple non è fatta per essere Leader del mercato[/title]
[i]Per meglio dire, non le interessa.[/i]
Molti potrebbero non essere d’accordo con questa mia frase, ma io me ne sono convinto dopo aver analizzato il loro comportamento in due occasioni.
La prima riguarda il periodo in cui Apple lanciò iPhone. Dichiararono durante il Keynote che il loro obiettivo era raggiungere l’1% del mercato mobile. Ci riuscirono facilmente producendo un solo prodotto. Qualsiasi azienda avrebbe iniziato a produrre decine di telefoni diversi in modo da saturare il mercato ed assicurarsi il predominio. Sono anni invece che Apple presenta un solo iPhone e un solo iPad ogni anno. Cercano di fare il prodotto migliore per venderlo ad una limitata percentuale di mercato.
La seconda riguarda una mail che un utente inviò a Jobs riguardo alla possibilità di netbook Apple. Era il periodo in cui spopolavano gli eeepc e tutti i grandi produttori stavano lanciando sul mercato decine di modelli. Un utente chiese se anche Apple era interessata e SJ rispose semplicemente che Apple non era in grado di produrre un netbook che costasse meno di 700 euro. Qualche mese dopo presentarono il MacBook Air. Schermo piccolo, Hard Disk a stato solido, assenza di lettore cd e prezzo spropositato. In poche parole proposero la loro versione di Netbook, non indirizzata a rompere un mercato ma a conquistarne una limitata percentuale.
A differenza di Apple ogni volta che Google o Microsoft invadono un mercato creano diversi modelli o soluzioni (per esempio sei versioni di Vista e 3244356 versioni di Android) cercando di offrire un’offerta completa per ogni tipo d’utenza, cannibalizzando di fatto il mercato.
[title]Quindi cosa succederà a OS X?[/title]
[i]O meglio, che hai voluto dire con questo articolo?[/i]
Credo che al momento il destino di Mac OS non sia né quello di svanire, né quello di essere ripensato. Semplicemente verrà aggiornato a lungo senza mai introdurre sostanziali innovazioni. Rimarrà un prodotto per pochi ProUser ancora legati al vecchio Personal Computer, un mercato di nicchia non particolarmente redditizio per Apple. Alla fine il principale sistema operativo Apple rimarrà iOS e un giorno, tra 5 o 10 anni, Mac Os sparirà con un semplice funerale sul palco dell’ennesimo Keynote.
[b]Nota Bene[/b]
[i]Prego tutti i Troll e gli Haters di astenersi dalla discussione. Questo è un post dedicato a persone che non hanno bisogno di essere convinte sulle bontà di un Sistema rispetto ad un altro. Quindi niente commenti tipo “Ubuntu è meglio!!!!11!!!eleven!!” o “Mac costa troppo!!! Bhuuu!! Il mio i7 è costato un terzo e solitario ci gira da DYO!” o vi stacco il pisello a morsi. Sono serio.[/i]