La situazione di instabilità nel settore energetico continua ad avere un impatto inaspettato sulle aziende e le organizzazioni. Per mantenere la sicurezza energetica senza compromettere la competitività o rallentare il percorso di decarbonizzazione, è essenziale adottare piani integrati e olistici di energia e sostenibilità, che permettano un approccio proattivo alla gestione delle risorse energetiche.
Il 2022 è stato caratterizzato da una crisi energetica globale senza precedenti, con l’Europa al centro delle tensioni ma gli effetti estesi a tutti i mercati del mondo. La ripresa economica post-pandemia ha contribuito alle tensioni, ma l’invasione russa dell’Ucraina ha accelerato l’escalation della crisi e, oltretutto, la volatilità dei prezzi dell’energia, le incertezze nei rifornimenti e le pressioni inflazionistiche hanno cambiato radicalmente il quadro energetico.
Secondo l’Agenzia Internazionale dell’Energia, ci sono nuovi rischi di mercato e vulnerabilità di lunga data che devono essere affrontati, ma il futuro del commercio energetico internazionale non è ancora chiaro. Schneider Electric ha pubblicato un databook sulla gestione energetica basato su interviste a dirigenti, professionisti dell’energia e della sostenibilità, per comprendere come le aziende stiano affrontando la volatilità energetica. Le imprese sono chiamate a ridurre gli sprechi, modernizzare gli asset, gestire i dati e adeguarsi alle nuove norme ambientali e climatiche per sviluppare strategie olistiche per la decarbonizzazione del business e migliorare la sicurezza energetica, aumentando la loro resilienza operativa. Tutto ciò avviene in un panorama politico in continua evoluzione, con norme e regolamenti che cambiano in risposta a crisi e tensioni geopolitiche.
- Volatilità energetica, tra sfide e soluzioni (rinnovabili.it)