Si sta valutando la sostituzione del reddito di cittadinanza con un nuovo strumento chiamato “Mia“, ovvero Misura di Inclusione Attiva. Per i beneficiari del reddito di cittadinanza che sono in grado di lavorare, si sta valutando un sostegno di 375 euro per 12 mesi, legato alla formazione per facilitare l’inserimento nel mondo del lavoro. Per coloro che non possono lavorare, il sostegno sarà di 500 euro per un single per 18 mesi. Queste nuove disposizioni fanno parte del prossimo decreto Lavoro che dovrà rivedere il reddito di cittadinanza, dopo le prime limitazioni introdotte nella legge di Bilancio. Inoltre, la disposizione che limita il numero di mensilità erogabili ai percettori “occupabili” è stata confermata, riducendosi a sette mensilità dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023, con l’eccezione dei nuclei familiari con disabili, minorenni o persone sopra i 60 anni.
Come ottenere “Mia”
Per coloro che non sono in grado di lavorare, la nuova Misura di inclusione attiva (Mia) prevede un sostegno di 500 euro per 18 mesi, che scenderà a 12 mesi. Per richiedere nuovamente il beneficio, sarà necessario uno stop di un mese. Per ottenere la prestazione, sarà richiesto di essere cittadini italiani o dell’Unione Europea, o familiari con diritto di soggiorno permanente, o cittadini di paesi terzi in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo.
Il valore dell’ISEE in corso di validità non deve superare i 7.200 euro, mentre il valore del reddito familiare deve essere inferiore a una soglia di 6.000 euro annui moltiplicata per il corrispondente parametro della scala di equivalenza. Il beneficio economico Mia è esente dal pagamento dell’IRPEF e viene considerato un sussidio di sostentamento per persone considerate povere, con un importo minimo di 480 euro all’anno. Gli importi e le soglie ISEE e reddito familiare saranno adeguati annualmente alle variazioni dell’indice del costo della vita a partire dal 2026.