I ricercatori hanno studiato il senso di equità in diverse specie animali e hanno scoperto che la frustrazione potrebbe derivare da un senso di “delusione sociale”.Il senso di equità è stato lungamente considerato prettamente umano, ma anche gli animali reagiscono con frustrazione quando vengono trattati in modo non egualitario da una persona. Per esempio, un noto video mostra scimmie che lanciano il cetriolo offerto al loro addestratore quando un conspecifico riceve uva dolce come ricompensa per lo stesso compito. Un esempio di questo comportamento è stato osservato anche in questo nuovo studio, nei macachi dalla coda lunga (Macaca fascicularis), che rifiutano più frequentemente una ricompensa inferiore se questa viene selezionata e assegnata da una persona, ma la accettano se fornita da un alimentatore automatico. Questi risultati suggeriscono che le scimmie rifiutano la ricompensa per disappunto sociale nei confronti dall’operatore umano e non perché si sentono svantaggiate rispetto a un conspecifico.
Questo comportamento è stato riscontrato in varie specie di uccelli, roditori e scimmie, e la sua interpretazione è stata oggetto di dibattito tra i ricercatori. Molti credono che la frustrazione degli animali derivi dal confronto tra la propria ricompensa e quella del conspecifico, il che suggerirebbe una comprensione astratta della parità di trattamento. Tuttavia, i risultati dell’attuale studio sui macachi dalla coda lunga, e uno studio precedente sugli scimpanzé, indicano che la radice della delusione potrebbe essere la decisione dell’addestratore umano di fornire una ricompensa inferiore, causando delusione sociale negli animali. Questo comportamento suggerisce che gli animali potrebbero avere una comprensione del senso di giustizia e di disuguaglianza sociale, dimostrando un comportamento simile a quello degli esseri umani. La scoperta che anche gli animali hanno una sorta di senso di giustizia potrebbe cambiare la nostra comprensione delle capacità cognitive degli animali e della loro capacità di cooperare.
Impostazione dell’esperimento
Nell’esperimento i ricercatori del Leibniz Institute for Primate Research (DPZ) hanno messo le scimmie di fronte a quattro diversi scenari. La procedura era sempre la stessa: l’attivazione di una leva era seguita dalla ricompensa di cibo di bassa qualità, che veniva portato a portata di mano da un piccolo nastro trasportatore. Le ricompense di alta qualità venivano visualizzate, ma rimanevano fuori portata. Il disegno sperimentale è stato modificato in due modi: In primo luogo, la ricompensa era fornita da un essere umano oppure veniva somministrata da un alimentatore automatico; in secondo luogo, l’animale era solo oppure un conspecifico risolveva lo stesso compito a portata di vista, ma riceveva ricompense di qualità superiore. I macachi non hanno quasi mai rifiutato la ricompensa quando questa era fornita dall’alimentatore automatico, ma lo hanno fatto in oltre il 20% degli esperimenti in cui era un umano a offrire il cibo. Questo comportamento è coerente con la delusione sociale nei confronti dell’uomo che decide di dare loro una ricompensa inferiore.
“Le scimmie non hanno aspettative sociali nei confronti di un distributore automatico e quindi non sono deluse”, spiega uno degli autori.