Ricercatori europei e ricercatori del CDC Africa hanno esaminato malattie come la dengue, la malaria, il virus del Nilo Occidentale per capire se i dati sulle infezioni trasmesse da vettori come zanzare o zecche, tra i viaggiatori provenienti dall’Africa, possono informare i sistemi di sorveglianza. Queste malattie sono zoonosi, ovvero malattie trasmissibili dall’animale all’uomo e, nel caso specifico, vengono comunemente trasmesse dalla puntura di artropodi vettori infetti, come zecche, zanzare, mosche della sabbia o pulci. Gli sforzi per rafforzare la sorveglianza delle malattie in tutta l’Africa sono in corso e sono sostenuti dai Centri africani per il controllo e la prevenzione delle malattie (Africa CDC), istituiti nel 2017. Tuttavia, le informazioni sugli agenti patogeni in circolazione in alcuni Paesi africani sono ancora limitate. Utilizzando i viaggiatori come sentinelle, per la sorveglianza delle malattie infettive, Gossner et al. hanno valutato i dati sanitari dei viaggiatori, raccolti in Europa, nel tentativo di fornire informazioni utili per il CDC Africa.
La malattia più comunemente trasmessa da vettori tra i viaggiatori
Nella loro analisi descrittiva, Gossner et al. hanno esaminato i dati sul volume dei viaggiatori e i casi di malattie trasmesse da artropodi segnalati in Europa tra il 2015 e il 2019. Per le malattie con almeno un centinaio di casi all’anno, gli autori hanno determinato il tasso di infezione dei viaggiatori (TIR) specifico della malattia. Secondo i dati dell’Associazione Internazionale del Trasporto Aereo (IATA), nell’arco di tempo preso in considerazione dallo studio, circa 125 milioni di persone sono arrivate in Europa con aerei commerciali dall’Africa. La maggior parte dei viaggiatori è arrivata dal Nord Africa (79,3 milioni), soprattutto dal Marocco (31,1 milioni). Con 34.235 casi importati (TIR = 28,8/100.000 viaggiatori) tra il 2015 e il 2019, la malaria è stata la malattia più comunemente trasmessa da artropodi tra i viaggiatori dall’Africa all’Europa. La maggior parte dei casi è stata confermata (> 99%). Per quanto riguarda i parassiti ematici che causano la malaria, nel 92% (n=31.404) dei casi segnalati, sono state identificate le rispettive specie di Plasmodium. Il Plasmodium falciparum (il protozoo parassitache Viene trasmesso dalla femmina della zanzara Anopheles) ha rappresentato la maggior parte dei casi (89%), con una percentuale che varia dal 75% per l’Africa orientale al 92% per l’Africa occidentale. In confronto, altre infezioni trasmesse da zanzare tra i viaggiatori provenienti dall’Europa sono state segnalate solo sporadicamente durante il periodo studiato: dengue (n=956), chikungunya (n=161), malattia da virus Zika (n=16), infezione da febbre del Nilo occidentale (n=9), febbre della Rift Valley (n=4) e febbre gialla (n=1). Non sono stati segnalati casi importati di febbre emorragica del Crimea-Congo, peste o encefalite da zecche dall’Africa.
Integrazione della sorveglianza locale
Confrontando i risultati relativi alle infezioni valutate, il TIR della malaria è risultato 36 e 144 volte superiore a quello della dengue e della chikungunya, rispettivamente. Secondo Gossner et al. “Ciò riflette l’alto livello di endemicità della malattia e la trasmissibilità dei parassiti in gran parte del continente africano, la lunga durata delle infezioni rilevabili (non trattate) e l’alta percentuale di casi che presentano manifestazioni cliniche che rendono probabile la diagnosi.