OpenAI, la società leader nella ricerca e sviluppo di Intelligenze Artificiali, ha annunciato di aver creato AI Text Classifier, uno strumento accessibile via web che consente di scoprire se un testo è stato scritto da un essere umano o da un’IA.
Questo strumento è stato addestrato su campioni di testo. Un enorme database di testi effettivamente scritti da uomini e altri generati da intelligenze artificiali, come la ormai celebre ChatGPT (sempre di Open AI). Il database include diverse voci di Wikipedia, oltre che testi presi da WebText e da altre fonti.
Lo strumento fornisce cinque diversi gradi di valutazione, che vanno da “Molto improbabile” a “Probabilmente generato da un’IA“. Chi lo ha provato, spiega che ad oggi lo strumento è piuttosto impreciso ed è in realtà molto semplice ingannarlo e far passare un testo scritto da un’IA per autentico. Ad esempio, sarebbe sufficiente richiedere all’intelligenza artificiale di rielaborare i testi che ha scritto in precedenza.
La stessa Open AI specifica che AI Text Classfier deve essere utilizzato come ultima spiaggia e non può sostituirsi ad un’indagine approfondita. “Usatelo assieme a tutti gli altri criteri che vengono normalmente usati per determinare l’autenticità di un testo”, si apprestano quindi a precisare i suoi sviluppatori. Il fatto che oggi il classificatore sia imperfetto, ad ogni modo, non significa che in futuro non possa diventare uno strumento molto più affidabile.
La popolarità di ChatGPT ha creato una nuova esigenza, soprattutto all’interno delle scuole e delle università, dove il chatbot viene utilizzato sempre più frequentemente dagli studenti per barare e produrre tesine ed elaborati con un semplice click. Sono già numerose le scuole in tutto il mondo che hanno fatto preciso divieto di utilizzare ChatGPT e qualsiasi altra IA generativa.