Circa il 20-40% dei pazienti che si recano da un gastroenterologo sono affetti dalla Sindrome dell’intestino irritabile (IBS). Si stima che questo disturbo colpisca tra 25 e 45 milioni di persone negli Stati Uniti e fino al 10% della popolazione globale. Nonostante non sia ancora chiaro come si svilupperà questa condizione, è noto che la maggior parte dei sintomi sono causati da una cattiva alimentazione, stress, infezioni batteriche e cambiamenti nell’ecosistema intestinale. Ma in cosa consiste nello specifico questa condizione?

La sindrome dell’intestino irritabile (IBS) è un disturbo cronico che colpisce in modo diretto la funzione intestinale. Si manifesta con vari sintomi, tra cui dolore addominale, gonfiore, flatulenza, diarrea o costipazione e può anche causare disagio emotivo. Le cause della IBS possono essere complesse. Tuttavia, alcuni ricercatori ritengono che l’aumento dei livelli di serotonina nel tratto gastrointestinale e i cambiamenti nella composizione del microbioma intestinale possano influenzare profondamente sia la fisiologia che la patogenesi dell’IBS. Anche altri fattori come lo stress emotivo, le abitudini alimentari e, come scoperto di recente la forza di gravità, potrebbero contribuire all’insorgenza del disturbo.

La strabiliante scoperta

Uno studio recente ha teorizzato che la gravità potrebbe essere la causa dell’IBS (sindrome dell’intestino irritabile). Il direttore della ricerca sui servizi sanitari presso Cedars-Sinai Dr. Brennan Spiegel, nonché autore dell’ipotesi, ha dichiarato:

 

C’è una varietà di spiegazioni che mi hanno portato a ipotizzare che la gravità potesse essere un fattore unificante.

 

 

La teoria suggerisce che la gravità influisce sulla motilità dei batteri, sulla neuropsicologia dell’IBS e su altri fattori che contribuiscono alla sindrome. La teoria non è convenzionale, ma è da prendere in considerazione, poiché sembra avere basi solide per la sua conferma. Il Dr. Spiegel ha poi affermato che all’inizio sembrava piuttosto strano, ma dopo aver sviluppato l’idea e averla presentata ai colleghi, ha iniziato a prendere senso. Ad ogni modo, è bene precisare che ulteriori ricerche sono necessarie per confermare questa teoria.

L’ipotesi pubblicata sull’American Journal of Gastroenterology studia come gli organi del corpo umano, come l’intestino, la colonna vertebrale, il cuore, i nervi e il cervello, si sono evoluti nel corso dei millenni per adattarsi alla gestione della gravità. I risultati di questa ricerca suggeriscono che questi organi essenziali hanno sviluppato le lor2o funzioni in modo da essere in grado di resistere ai cambiamenti nella forza di gravità, che possono influenzare il modo in cui gli esseri umani si muovono, si sviluppano e vivono. Questa ricerca è importante perché fornisce una nuova prospettiva su come la gravità abbia influenzato l’evoluzione del corpo umano e la sua capacità di adattarsi a un ambiente in continua evoluzione.

Gli effetti della forza di gravità sull’intestino irritabile

La forza di gravità può avere un impatto significativo sulla sindrome dell’intestino irritabile. Secondo gli ultimi studi, quest’ultima influenza la motilità intestinale e modifica i flussi di sangue agli organi digestivi. Inoltre, sembra che la forza di gravità possa influenzare l’equilibrio del microbioma intestinale, contribuendo allo sviluppo della sindrome dell’intestino irritabile e dei fastidi ad esso connessi. 

La ricerca ha dimostrato che la curva della concentrazione di serotonina nell’intestino subisce un picco quando si cambia posizione da seduti a supini o viceversa, il che è in parte dovuto all’influenza della forza di gravità sul fluido corporeo. Inoltre, l’esposizione alla forza centrifuga può essere benefica per alcune persone con sindrome dell’intestino irritabile, poiché può aiutare ad alleviare i disturbi gastrointestinali causati dalla malattia. Pertanto, da oggi è importante considerare anche gli effetti della forza di gravità sulla salute intestinale quando si affrontano le cause e i trattamenti per la sindrome dell’intestino irritabile.

Secondo Spiegel, il nostro corpo è costantemente sottoposto a forza di gravità, quindi se i sistemi corporei non sono in grado di gestire tale resistenza, possono presentarsi vari sintomi associati all’IBS come vertigini, dolore, crampi, battito cardiaco accelerato sudorazione e problemi alla schiena. La gravità può anche contribuire all’eccessivo aumento di batteri nell’intestino, un’altra causa dell’IBS. Spiegel ha descritto il corpo come un

sacco di patate che siamo destinati a portare per tutta la vita.

 

Ha inoltre spiegato che le strutture di supporto del corpo possono contribuire ad alleviare questo carico se funzionano correttamente. Se questi sistemi non sono adeguatamente messi in atto, il risultato può essere l’insorgere di sintomi dell’IBS, nonché di problemi muscoloscheletrici. Inoltre, lo stress può aggravare i sintomi dell’IBS, e quindi è importante mantenere uno stile di vita sano per prevenire l’insorgere della malattia.

I livelli di serotonina

Come è noto, la serotonina è un neurotrasmettitore coinvolto nella regolazione dell’umore, del sonno, dell’appetito e del dolore. Uno squilibrio di questo neurotrasmettitore può influenzare la salute intestinale, contribuendo alla sindrome dell’intestino irritabile (IBS). La ricerca ha dimostrato che i livelli più bassi di serotonina nel tratto digestivo possono causare la malattia, influenzando in modo notevole la qualità di vita dell’individuo. Questo fattore inibisce la motilità intestinale, portando ad accumuli nel tratto digestivo e a difficoltà digestive. Inoltre, la scarsa produzione di serotonina può causare crampi addominali e gonfiore generale come sintomi associati alla sindrome dell’intestino irritabile. 

In conclusione, la forza di gravità può essere una delle cause principali della sindrome dell’intestino irritabile, anche se gli studi necessitano ancora di un perfezionamento. Di conseguenza, è importante considerare il ruolo che la gravità svolge nei disturbi gastrointestinali, insieme all’aumento dei livelli di serotonina e ai cambiamenti nel microbioma intestinale. Inoltre, lo studio sull’impatto della forza di gravità sugli esseri umani è ancora in corso e non solo si concentra sulla salute gastrointestinale, ma anche su altri problemi medici come il mal di testa. La ricerca più approfondita in questo campo potrebbe influenzare significativamente l’approccio diagnostico e terapeutico futuro rivolto alla gestione del disturbo.