Il famosissimo Parker Solar Probe, veicolo della NASA, ha affrontato un pericoloso viaggio il 18 marzo: ha incontrato il Sole raggiungendo una temperatura di 1.400°C, mentre veniva compiuto il suo quindicesimo sorvolo. Si tratta di una missione senza precedenti quella dell’avvicinamento della sonda, che per la prima volta si è avvicinata alla nostra stella raggiungendo la fotosfera.
Lo scopo del compito di Parker Solar Probe è quello di capire il perché delle temperature altissime della corona solare. Quest’ultima, infatti, raggiunge temperature altissime che superano un milione di gradi celsius, maggiori quindi rispetto a quelle della fotosfera che si fermano a 5.800°C. Insomma, la corona è quel punto che è stato sempre molto difficile da studiare dal nostro Pianeta, poiché non è sempre visibile: la sua luce si sbiadisce e dalla fotosfera risulta impossibile compiere ricerche senza raggiungerla fisicamente.
Ed è quello che ha fatto la sonda Parker Solar Probe, che grazie all’ingegneria pioneristica, ha la facoltà di muoversi 250 più veloce rispetto a qualsiasi altro dispositivo. Oltretutto, è dotato di un fortissimo scudo fatto di carbonio, che non si scioglie ma riesce a mantenere la sua temperatura.
In passato, la sonda aveva quasi raggiunto la corona durante il 14° volo, ma la missione non era andata a buon fine. Ma il compito di Parker non finisce qui: entro la fine del 2023, la sonda passerà sopra a Venere per avvicinarsi ancor più al Sole: una missione davvero rivoluzionaria per la ricerca sui misteri spaziali.