Nel momento in cui abbiamo abbandonato le foreste per andare nella savana abbiamo anche imparato a camminare. Lo scopo era muoversi meglio e sfruttare gli spazi aperti del nuovo habitat. Un recente studio afferma che il bipedismo sia però nato mentre vivevamo ancora sugli alberi, ma che poi sia rimasto anche quando ne siamo scesi.
Il team dell’Università del Kent ha studiato il bipedismo analizzando gli scimpanzé, in particolare quelli della Tanzania. Lo studio ha riguardato l’osservazione per 15 mesi del comportamento e della postura di 13 esemplari di scimpanzé. Si è scoperto che l’85% degli episodi di bipedismo risalgono a quando questi animali erano ancora sugli alberi e non a terra. Nella maggioranza dei casi i primati si erano messi su due zampe per raggiungere più facilmente il cibo.
Il bipedismo quindi non nasce da pressioni evolutive legate alla vita terrena, ma dalla ricerca di cibo in un ambiente come la foresta. Poi i nostri antenati quando sono scesi dagli alberi hanno mantenuto l’abitudine imparando a sfruttarla anche nella savana. Tale abitudine si è trasformata poi nella locomozione preferita. Ecco quindi come si è mantenuto il bipedismo! Questa è solo un’ipotesi che va confermata e approfondita con ulteriori studi e ricerche a partire dalla paleontologia.