Cosa accadrebbe se un eventuale corpo viaggiasse più veloce della luce? Alcuni studiosi polacchi e cinesi hanno provato a dare una risposta mettendo a punto un’estensione della teoria della relatività. Esisterebbero nell’universo ben tre dimensioni temporali e una spaziale. In sintesi, sarebbe permesso a un oggetto di viaggiare più veloce della luce senza violare la leggi della fisica.
Le particelle che viaggiano più veloce della luce sono dette superluminali. Esse si comporterebbero come una specie di bolla che espandendosi nello spazio vive in diverse linee temporali. I ricercatori hanno comprovato che la velocità della luce nel vuoto rimarrebbe costante anche per gli osservatori che la superano. La tesi, forse, risolverebbe la conciliazione tra la relatività di Einstein e la meccanica quantistica.
La nuova definizione di entità superluminali preserva il postulato einsteiniano della costanza della velocità della luce nel vuoto anche per osservatori superluminali. Pertanto, la nostra relatività ‘estesa’ non è un’idea così stravagante come potrebbe sembrare. Speriamo che, nel frattempo, i nostri risultati possano essere utilizzati anche per altro, per esempio, per comprendere il fenomeno della rottura della simmetria associata alla massa del bosone di Higgs e di altre particelle del Modello standard, specialmente quelle presenti nei primi momenti di vita dell’universo.
Andrzej Dragan, uno degli autori del lavoro