Dopo quasi un anno, torniamo a incontrare Fabio&Fabio, registi e autori della co-produzione italo americana Mine, pellicola action di successo mondiale. Ospiti al 47esimo Giffoni Film Festival, li abbiamo incontrati per parlare del successo post-Mine e dei piani per il futuro.
Caparbi. Coraggiosi. Esplosivi. Fabio Guaglione e Fabio Resinaro, in arte conosciuti come Fabio&Fabio, hanno letteralmente conquistato l’Italia e il mondo con il loro Mine, film uscito lo scorso 6 ottobre e che, inarrestabile, continua a girare il globo.
Tra Festival, proiezioni e nuovi progetti, Fabio&Fabio sono stati attesi ospiti al 47esimo Giffoni Film Festival, protagonisti di una Masterclass dedicata ai giovani giurati del Festival salernitano.
Seri ma non troppo, nerd fino alla punta dei capelli (o quasi), eternamente giovani, Fabio&Fabio sono investiti da una nuova luce. Le insicurezze iniziali sembrano essere quasi dissipate e sono pronti più che mai a dimostrare, ancora di più, il loro valore e portare in Italia un cinema nuovo, interessante e dal largo respiro internazionale.
Incontrarli dopo quasi un anno, in un ambiente così particolare come il Giffoni Film Festival, accolti da ragazzi in festa, mi fa capire quanto questi due giovani registi abbiamo trovato la strada giusta verso il cambia del cinema italiano.
E credo che gli stessi Fabio&Fabio siano investiti da una consapevolezza maggiore, accompagnati dalla giusta caparbietà nei confronti del futuro, portando avanti una grande carriera che si è aperta oltreoceano davanti a loro, ma senza peccare di modestia.
Il rischio, però, resta il loro mestiere, ed aprono la masterclass proprio ricordando quanto Mine sia stata una scelta rischiosa ma che, alla fine, con grande sorpresa, si è rivelata vincente.
Sebbene apparentemente sembra solo un war movie, si comprende subito molto bene come il film sia in realtà molto distante dai molteplici luoghi comuni associati alle barriere dei conflitti armati. È stato sicuramente un film rischioso, dove abbiamo cercato di sintetizzare, attraverso un linguaggio più simbolico, differenti influenze culturali e cinematografiche.
Afferma Fabio Guaglione che, durante il nostro incontro, alla domanda se fosse spaventato o meno a parlare di fronte a una platea di giovanissimi affamati di conoscenza e curiosità ha affermato:
Mh, non è bello dire “giovani” perché questo vuol dire che non siamo più giovani, quindi saremo anche un po’ cattivi!
Ironia a parte, i due registi, durante l’intervista, più che riservare paura per i giovani protagonisti della Masterclass, sembrano essere molti incuriositi dal dialogo che potrebbe andarsi a creare.
A questo proposito è Resinaro a rispondere:
I giovani sono molto attenti, molto curiosi e interessati. Ed è interessante interagire e scambiare opinioni con le persone interessate.
Facendo un passo indietro, abbiamo lasciato Fabio&Fabio ad ottobre, qualche giorno prima dell’uscita di Mine al cinema. Dal salto nel vuoto ad oggi, Mine è diventato un grande successo mondiale. Non solo apprezzato in Italia e con un ottimo incasso al botteghino, ma capace di accomunare anche critica e pubblico internazionale.
Attualmente il film è in sala in Indonesia, ed in Italia, e non solo, vanta già di diverse edizioni home video. I registi si ritrovano davvero sorpresi per il successo ottenuto, ma questo è uno stimolo non indifferente per il futuro.
F.R.:Il successo che c’è stato in Italia di Mine a livello di pubblico e di critica non ce lo aspettavamo per nulla. Ci immaginavo di piacere al pubblico, ma eravamo pronti alla stroncatura della critica. Dicevamo: la critica ci distruggerà, verremo percepiti come quelli che vogliono fare gli americani. Invece è scattato un po’ di orgoglio nazionale, e la critica è stata quasi unanime nel giudizio più che positivo, sorprendendoci moltissimo.
F.G.: Ora Mine sta uscendo in vari Paesi, quindi stiamo seguendo l’andamento del film. Per alcuni Paesi abbiamo avuto un successo incredibile e inspiegabile, per esempio ad Hong Kong è andato fortissimo e nessuno sa perché! E interessante seguire un po’ i vari grafici dell’andamento. Sicuramente è andando oltre ogni nostra aspettativa e, soprattutto, essendo un film molto indipendente, quasi fatto in casa, fa effetto pensare che al momento è al cinema in Indonesia, piuttosto che in Turchia. Per me fa molto effetto!
Eppure il tempo per godere del successo, attualmente, non c’è. Bisogna battere il chiodo finché è caldo e Fabio&Fabio non hanno intenzione di fermarsi, pronti a buttarsi in nuovi progetti.
Certo, anche se non disprezzano per nulla le visite nelle parte meridionale dell’Italia, sentendosi molto coccolati in un contesto come il Giffoni Film Festival.
Se potessimo, non ce ne andremmo mai dal sud Italia!
Un nuovo progetto è già in cantiere. Un film di genere che negli ultimi mesi, i due registi di San Donato Milanese, stanno scrivendo con dedizione e senza sosta. A quanto pare sarà nuovamente una co-produzione, ma a nessuno dei due dispiacerebbe partire, questa volta, direttamente con un produzione italiana, sempre guardando al mercato estero.
F.R.: A me piacerebbe che il prossimo film fosse sempre per il mercato internazionale, ma che abbia un punto di partenza produttivo italiano. Stiamo, quindi, cercando di capire come configurarci a questo desiderio. Attualmente stiamo lavorando su un nuovo progetto, del quale però possiamo dire pochissimo se non che sarà di genere e… si, a modo suo sarà esplosivo!
E tra una notte insonne e un Festival, Fabio&Fabio ci rivelano anche che prestissimo uscirà un progetto in collaborazione con Lucky Red, dove li vedremo in veste di sceneggiatori e produttori, per il lancio all’opera prima del regista Iacopo Rondinelli.
F.R.: Ma mentre stiamo preparando il lungomentraggio, siamo già in produzione di un nuovo progetto. Si tratta di una co-produzione con Lucky Red. Un film di genere che abbiamo scritto e co-produciamo, con il quale faremo esordire un giovane regista, Iacopo Rondinelli.
F.G.: Un giovane che però è più vecchio di noi!
L’indole forever young di Guaglione, nerd doc, si fa sentire lungo tutto l’intervista; quindi, d’obbligo è chiedere ai due registi, che sicuramente nel panorama italiano sono quelli più genuinamente internazionale, se nei loro piani futuri ci potrebbe essere un cinecomic o adattamento di un grande franchise.
F.G.:Diciamo che anche se sembra incredibile a dirsi siamo stati più volti vicini a trattare per realizzare un adattamento in live action di alcune property, ma poi non è mai andato in porto, forse perché non volevamo solo eseguire delle cose che ci dicevano gli altri. Volevamo adattare in un certo modo i cartoni animati/fumetti che ci avevano proposto. Per cui da lì abbiamo amplificato la nostra indole di scriverci le nostre storie e lavorare su di esse. A meno che prossimamente non ci capiti un titolo che ci interessa e abbiamo modo di lavorarci come diciamo noi, avendo quindi un minimo di voce in capitolo.
F.R.:Noi approcciamo un po’ da autori, anche questi adattamenti. Forse è proprio questo il motivo per cui queste cose non sono andate in porto, dove in questo tipo di progetti, devi essere tu ad adattarti alla property.