Il nuovo capolavoro LEGO di Andrea Lattanzio (Norton74) si chiama A-Frame e rappresenta una bizzarra casa a forma di “A” e prosegue il tema naturalistico intrapreso dall’artista.

Dopo un breve assaggio dei temi Fabuland, Scala e Belville col suo Giardino d’Inverno, Andrea torna sul tema del rapporto fra uomo e natura con questo spettacolare diorama in cui vediamo una stranissima casa a forma di “A” (LEGO A-Frame Cabin) ed i suoi due abitanti, i fratelli Dan e Ethan.

 

LEGO A-Frame

 

Siamo sempre negli USA dove le case a con quella forma, realizzate a cavallo fra gli anni ’50 e ’70, sono oggi un’icona di design altamente ricercate come case di villeggiatura alla moda.

 

LEGO A-Frame

 

Quest’opera LEGO segue fedelmente quanto iniziato da Andrea con Walden, il General Store, Joe’s Cottage, il Magic Bus di Into the Wild e la baracca dello sceriffo Hopper e probabilmente, dice lui, non sarà l’ultima.

 

LEGO A-Frame

 

L’idea questa volta arriva dal libro di Harian Hubbard “Payne Hollow” in cui, in modo simile a quanto accade nel libro Walden (da cui a sua volta l’autore ha preso ispirazione), due coniugi nell’America degli anni ’50, lasciano la città per andare a vivere in mezzo alla natura, sul fiume Ohio.

 

LEGO A-Frame

 

E di nuovo abbiamo nuove tecniche di NPU (New Part Usage) e gli schizzi originali del progetto, che ormai sono un marchio distintivo del “pacchetto Norton74”.

 

LEGO A-Frame

 

Avrete sicuramente notato il braccio di una maxifigure davanti al basamento della casa usato come masso levigato dal vento e dell’acqua oppure il basamento stesso riprodotto con una spropositata quantità di martelli di Thor recuperati durante la giornata AFOL 2019 alla LEGO House, unica situazione in cui si può recuperare un bicchiere stracolmo di minifigure per 10 eur.

 

 

Troviamo poi la copertura finale del camino ricreata usando un laptop, la sprua della bacchetta magica di Harry Potter usata come ancora oppure la testa di un pistone Technic come vaso.

 

 

Infine, il suo tocco finale, la fotografia, le luci e l’abbinamento cromatico utilizzati da Andrea rendono l’opera qualcosa di vivo.