L’alto numero di fulmini generati durante l’eruzione del Tonga è un fenomeno raro e significativo. I fulmini associati alle eruzioni vulcaniche sono solitamente osservati a basse altitudini, ma in questo caso si sono verificati a una quota straordinariamente elevata, da 20 a 30 chilometri sopra il livello del mare. Questo è stato reso possibile dall’effetto dell’onda dello tsunami che ha sollevato i fulmini attraverso il pennacchio vulcanico.

La presenza di così tanti fulmini nel pennacchio vulcanico è stata calcolata combinando dati provenienti da satelliti e sensori a terra. Durante l’esplosione, si sono verificati circa 200.000 fulmini, con un picco di oltre 2.600 lampi al minuto. Questi numeri sono incredibili e rappresentano un nuovo record per i fulmini generati durante un’eruzione vulcanica.

Lo studio di questo fenomeno ha una rilevanza pratica nell’ambito del monitoraggio dei rischi associati alle eruzioni vulcaniche. Comprendere meglio la relazione tra i fulmini e le eruzioni potrebbe aiutare gli scienziati a prevedere l’intensità e l’estensione dei fenomeni eruttivi. Inoltre, l’osservazione dei fulmini può fornire informazioni utili sulla dinamica e la composizione del pennacchio vulcanico.

L’eruzione del Tonga ha avuto conseguenze devastanti sull’isola coinvolta e sulla regione circostante. Lo tsunami generato ha causato gravi danni e perdite di vite umane. La registrazione di un così elevato numero di fulmini durante questa eruzione offre uno spettacolo impressionante e testimonia la potenza e l’estensione del fenomeno eruttivo.

La ricerca scientifica continua a studiare le eruzioni vulcaniche e i loro effetti, al fine di migliorare la comprensione di questi eventi naturali e di sviluppare misure di prevenzione e mitigazione dei rischi. La scoperta dei numerosi fulmini generati durante l’eruzione del Tonga rappresenta un importante contributo alla conoscenza di questi processi e apre nuove prospettive per la ricerca futura.