Il rover Perseverance della NASA ha compiuto un importante passo nella sua missione su Marte: ha raccolto il primo campione della sua nuova campagna scientifica. In questa fase della missione, il rover sta esplorando la parte superiore del delta del cratere Jezero.
Finora, Perseverance ha raccolto 19 campioni, inclusi tre Witness Tube, utilizzati per confrontare l’ambiente terrestre con quello marziano. Il rover ha depositato 10 di questi campioni come cache di backup per la campagna NASA-ESA Mars Sample Return (MSR), che verranno recuperati da due elicotteri che arriveranno su Marte durante la MSR.
L’ultimo campione raccolto dal rover proviene da una roccia chiamata Berea, che si ritiene si sia formata da depositi di roccia trasportati a valle da un antico fiume, fino al delta di Jezero. La roccia sembra essere ricca di carbonati, che possono fornire agli scienziati una sorta di “registrazione a lungo termine” dei cambiamenti climatici del pianeta. Studiando il carbonato nel campione di roccia Berea, il team scientifico della missione Perseverance potrebbe comprendere meglio come funzionava il clima del Pianeta Rosso quando l’area del cratere Jezero era ricoperta di acqua liquida.
Gli scienziati sono fiduciosi che i campioni immagazzinati da Perseverance ci consentiranno di comprendere meglio cosa accadde al cratere Jezero miliardi di anni fa, e, di conseguenza, su Marte. Con la varietà di ambienti da cui raccogliere, Perseverance continuerà ad esplorare il delta di Jezero verso la prossima ansa nel letto asciutto del fiume, soprannominato Castell Henllys.