La causa è una proteina immunitaria, la C3, è modificata e dannosa per il cervello. Si trova più comunemente nelle donne rispetto agli uomini. Ecco il motivo per cui le donne sono più colpite dalla malattia di Alzheimer. A confermarlo è uno studio condotto in USA da ricercatori dello Scripps Research Institute e dal Massachusetts Institute of Technology (MIT).
Sono stati studiati eventi biochimici e molecolari da parte del team, si tratta di eventi che possono sottostare alle malattie neurodegenerative. Vengono comprese le reazioni chimiche che formano una tipologia modificata del complemento C3. Un processo definito S-nistrosilazione. In precedenza, c’è stata la scoperta che tale reazione chimica forma una ‘SNO-protein’. Le modifiche delle proteine con atomi simili a questa sono all’ordine del giorno nelle cellule con la capacità di attivare o disattivare determinate funzioni target.
Nel nuovo studio il team di ricerca ha quantificato le proteine modificate in alcuni cervelli umani dopo la morte. La metà appartenuta a persone decedute per Alzheimer. In questi cervelli gli esperti hanno individuato 1.449 diverse proteine che erano state S-nitrosilate. Fra quelle modificate più spesso in tal modo, alcune erano già state identificate in associazione con l’Alzheimer. Era presente anche la proteina C3. Si sono riscontrati livelli di proteina nitrosilata sei volte maggiori, soprattutto nel cervello delle donne con l’Alzheimer, rispetto agli uomini.
- Alzheimer. Una proteina spiega perché le donne sono più colpite degli uomini (quotidianosanita.it)