Non è passato molto da quando Apple ha deciso di agire ufficialmente, per vie legali, contro NSO Group. Parliamo proprio della società madre di Pegasus, software (o meglio, spyware) particolarmente controverso che nel corso degli hanno ha permesso ai governi di spiare persone di rilievo, come politici e giornalisti, che però stando ai creatori ha avuto modo di salvare milioni di vite.
Abbiamo approfondito la causa partita da parte del colosso di Cupertino ai danni di NSO Group nell’articolo che trovate a questo link. Adesso però, Apple ha deciso di non aspettare solamente un verdetto che possa fermare del tutto il servizio sui propri dispositivi, tagliando ogni tipo di rapporto con l’azienda, ma di agire in prima persona al fine di tutelare i clienti che potrebbero essere stati in qualche modo spiati da parte di Pegasus.
Sappiamo da tempo che uno dei principali vanti agli articoli targati Apple (che come un’arma a doppio taglio è anche spesso una critica) è la sicurezza dei sistemi chiusi, che garantiscono prima di tutto la privacy e la tutela degli utenti per ogni tipo di utilizzo, di conseguenza non risulta di certo strano il fatto che il colosso stia prendendo così a cuore la questione. Come svelato da diverse segnalazioni in rete e riportato sulle pagine di 9to5Mac, il colosso sta avvertendo singolarmente i consumatori, anche se per fortuna il numero totale di clienti che ha avuto problemi con lo spyware non è poi così grande.
Ovviamente, la segnalazione dell’azienda non implica che i telefoni siano stati davvero compromessi per via dello spyware di tipo zero-click, visto che non è in ogni caso detto che l’attacco debba per forza essere stato finalizzato. Staremo in ogni caso a vedere come la situazione si evolverà, sia per quel che riguarda la causa partita da Apple, sia per ulteriori possibili segnalazioni.