Tra acquisti e collaborazioni, Aurora sta premendo sull’acceleratore per raggiungere il prima possibile il traguardo del robotaxi.

Solo a dicembre, la promettente start-up aveva messo le mani sulla branca delle automobili prive di pilota di Uber, ora invece si avvicina a Denso e Toyota per creare una flotta di minivan Sienna in grado di autopilotarsi.

Ci aspettiamo entro la fine del 2021 di aver progettato, costruito e iniziato i test sulla flotta iniziale di queste Sienna, lanciando la circolazione nelle aree attigue ai centri di sviluppo,

hanno dichiarato in uno statement congiunto le tre ditte.

L’intenzione è quella di adoperare le componenti Denso, sfruttare il software di Aurora e installare il tutto sui veicoli Toyota, preparandosi nel frattempo all’immediato lancio della produzione di massa.

Si tratta di un immenso salto qualitativo per Aurora, “underdog” fondata da un ex ingegnere capo che aveva supervisionato il progetto delle auto a guida autonoma di Google, Chris Urmson.

Un salto che diviene ancora più marcato se si considera l’ottimismo e la propositività con cui le aziende si stanno promuovendo, decretando una deadline terribilmente incombente per raggiungere la meta che aziende omologhe stanno perseguendo ormai da anni.

L’idea di una distribuzione massiccia di robotaxi è infatti a suo modo un traguardo ambito quasi quanto quello spaziale e Aurora avrà parecchio da sudare, se vuole soffiare il traguardo a bestie sacre come Tesla e Google.

 

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