OD sarà un horror diverso e controcorrente per Hideo Kojima

Hideo Kojima è tornato a parlare su X dell’horror annunciato in occasione dei The Game Awards 2023: OD. Le informazioni riguardo il nuovo ed interessante progetto del papà di Metal Gear Solid sono ancora poche, ma stando a quanto rivelato da Kojima possiamo aspettarci un horror diverso e controcorrente rispetto ai tempi.

Sembra che mi sia stato riconosciuto il merito di aver creato giochi che vanno controcorrente rispetto ai tempi, come i giochi “nascondino” in cui ci si intrufola in un edificio senza essere scoperti dal nemico, o i “giochi di consegna” in cui ci si diverte a muoversi in un mondo aperto – ha riferito Kojima nel suo post su X.

Per me il gioco più sperimentale è stato “sconfiggere i vampiri fuori casa” utilizzando vera luce del sole. È stato accolto con una feroce opposizione da parte del personale e persino all’interno dell’azienda. In questo senso, “OD” è altrettanto diverso.”

Nel tweet Kojima ironizza sul fatto di aver dato vita a esperienze, particolari e spesso bistrattate da quella parte dell’utenza che non comprende ed apprezza a pieno le sua visione creativa. Quando parla di titoli in cui “si gioca a nascondino” o “si consegnano pacchi”, ovviamente il riferimento va automaticamente a Metal Gear e Death Stranding. Due esperienze ludiche indubbiamente non adatte a tutti, che osano e sperimentano con i linguaggi del medium con l’obiettivo di donare ai videogiocatori un viaggio unico e diverso da qualsiasi altra esperienza ludica che è possibile vivere oggi.

Cosa sappiamo oggi su OD e cosa possiamo aspettarci

Le parole di Kojima sottolineano dunque che questo nuovo progetto sarà, esattamente come le sue precedenti opere, particolare, diverso e controcorrente rispetto ai tempi. Un’esperienza unica nel suo genere. Non è un caso, infatti, che Hideo Kojima abbia descritto OD non come un videogioco in senso stretto, ma come una sorta di nuovo medium capace di sfumare i confini tra videogioco e film per dare vita ad un’esperienza unica e coinvolgente.

Ad oggi, come riferito in apertura, le informazioni restano ancora scarse. Il primo teaser trailer, oltre a svelare la presenza di un cast a dir poco stellare, mostra un la presenza di un concept che intende spingere su un tipo di horror di stampo più psicologico e disturbante. A contribuire alla creazione di OD ci sarà – ricordiamo – anche Jordan Peele, il regista di Get Out e Us.

Un dettaglio da non sottovalutare dato che parliamo di uno dei registi più in vista del momento per quanto concerne il genere horror e che ha contribuito a ridefinire il genere con soluzioni originali e di grande spessore. A proposito di OD, Peele si è detto entusiasta di poter partecipare al progetto, descrivendo il gioco come un’esperienza in grado di terrorizzare come mai prima d’ora i giocatori, raggiungendo nuovi gradi di coinvolgimento. OD dovrebbe dunque essere un’opera, in pieno stile Kojima, originale, potente e dal forte stampo innovativo, capace di affascinare e sorprendere il giocatore in modi assolutamente nuovi.

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Le teorie dei fan e i collegamenti a P.T.

Per scoprire quali saranno gli elementi che renderanno unici il viaggio di OD, ovviamente dovremo attendere. Ma nel frattempo sono già spuntate in rete le prime teorie riguardo il gioco che potrebbe essere più vicino al compianto Silent Hills di quanto potessimo aspettarci.

Alcuni fan, ad esempio, hanno già notato già dei riferimenti a P.T. (la celebre demo del nuovo capitolo della saga di Konami cancellato nel 2015) a partire dalla misteriosa porta dalla quale sono entrati Hideo Kojima e il regista Jordan Peele per parlare di OD durante i The Game Awards. La citazione, del resto, è lampante: la porta, infatti, appare identica a quella del celebre “Playable Teaser” di Silent Hills.

Ma non è tutto: alcuni fan hanno notato un elemento alquanto insolito. Ogni attore che appare all’interno del teaser nasconderebbe nella bocca una lettera che messa insieme alle altre formerebbe la parola “Atami”, una città del Giappone a sud-ovest di Tokyo.I kanji usati per scrivere il nome della città sono 静 e 岡, che guarda caso si traducono in “silent” e “hill”. Una strana coincidenza, vero?

Ovviamente, è bene ricordare che siamo pur sempre nel campo delle speculazioni. Pensare, però, che Hideo Kojima possa in qualche modo citare Silent Hills in OD o ancora sfruttare qualche idea che non ha avuto modo di concretizzare dopo la morte del progetto non è assolutamente da escludere.

Forse OD non sarà quel Silent Hills che molti di noi ancora aspettano, ma sicuramente sarà un progetto che nasce dalle sue ceneri per restituire un’esperienza completamente nuova che speriamo possa poggiare sulle sue stesse, solide ed affascinanti, basi.

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